Avrebbero organizzato e partecipato a una spedizione punitiva come vendetta per un pestaggio subito alcuni giorni prima a Catania da un gruppo avversario. È l’accusa contestata dalla procura a tre persone arrestate e poste ai domiciliari da carabinieri per lesioni aggravate e porto illegale di arma da fuoco. Si tratta di Anthony Proietto, Agatino Ayadi e Ali Tarek Abdaoui. Vittima del regolamento di conti un 23enne, imparentato con un esponente di spicco del clan dei Cursoti milanesi, che è stato violentemente colpito con calci, pugni e bastonate in tutto il corpo il 2 gennaio scorso, in pieno giorno, in viale Medaglie d’oro.
Prima di fuggire lo hanno gambizzato con un colpo di pistola alla coscia sinistra. L’aggressione è stata ripresa da telecamere di un sistema di sorveglianza. La vittima, ricostruisce la procura, «dopo essere stata colpita su tutto il corpo, compresa la testa, con calci, pugni e bastonate, è stata anche gambizzata con un colpo di pistola munita di silenziatore, che solo per pochi millimetri non aveva reciso l’arteria femorale della cosca sinistra». Nei confronti dei tre indagati i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Catania.
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