Dal punto di vista emotivo, quello in programma questa sera all'Adriatico non sarà un match qualunque per il dirigente nato proprio a Pescara e alle dipendenze del club di viale del Fante in qualità di ds dall'estate 2017 fino alla fine di febbraio 2018
Pescara-Palermo, una gara speciale per l’ex Lupo «Gli abruzzesi sanno che i rosanero hanno qualità»
Non sarà allo stadio perché si trova all’estero ma è certo che Fabio Lupo sarà ugualmente sintonizzato sulle frequenze di Pescara-Palermo. La guarderà in tv o, in ogni caso, farà il possibile per tenersi costantemente aggiornato sul risultato dell’incontro. Una sfida che per l’ex direttore sportivo rosanero, nato a Pescara, non è e non può essere una partita come le altre. «Seguo il Pescara e mi fa piacere se la squadra va bene – ha ammesso a MeridioNews – contestualmente, mi auguro che il Palermo possa raggiungere il traguardo che la città e il gruppo di lavoro meritano. Che partita mi aspetto? Il Pescara sta vivendo forse il primo vero momento difficile della stagione ma, nonostante il periodo di appannamento, avrà voglia di rivalsa dopo la sconfitta rimediata domenica sera a Lecce. Gli abruzzesi sono consapevoli che avranno di fronte un avversario di grande qualità e con un organico importante nonostante alcune defezioni. Una squadra di alto livello che, comunque, sono convinto che i biancocelesti affronteranno con equilibrio».
I rosanero sono alla vigilia di un trittico (Pescara-Verona-Benevento) che darà un indirizzo preciso all’ultimo segmento del loro campionato. «Ogni gara avrà un valore fino alla fine – spiega il cinquantaquattrenne dirigente abruzzese – l’importanza del match non è determinata dal blasone dell’avversario. Non credo che saranno decisive solo le prossime tre sfide proprio perché, in un modo o nell’altro, saranno tutti appuntamenti determinanti da qui al termine della stagione». Appuntamenti nei quali gli uomini di Stellone dovranno dimostrare di avere trovato le credenziali necessarie per il definitivo salto di qualità. «Non ho un’immagine fresca del Palermo – afferma il dirigente – perché ultimamente l’ho seguito poco ma, al di là di tutto, penso che globalmente questo gruppo vada elogiato per quello che ha fatto finora. Stellone sta svolgendo un buonissimo lavoro in un contesto in cui, è giusto ricordarlo, per il secondo anno si sono vissute ad un certo punto delle situazioni destabilizzanti. Vi assicuro che, in determinate condizioni, non è affatto semplice rendere al cento per cento».
L’involuzione dei rosa all’inizio del girone di ritorno rispecchia il calo registrato dalla squadra nella passata stagione. Nella quale il ds Lupo, dopo avere contribuito assieme a Tedino alla costruzione di un contesto di normalità funzionale alle esigenze del collettivo e dell’ambiente, alla fine di febbraio fu sollevato dall’incarico: «Le cause sono diverse. Nella scorsa stagione influirono sulla marcia all’indietro alcune scelte poco comprensibili di Zamparini. Nel caso di quest’anno, invece, sono state più che altro le problematiche legate alla situazione economica a riflettersi sul rendimento dei giocatori». Per i quali ci sarà in palio questa sera a Pescara una grossa fetta dell’attuale stagione calcistica. Allo stadio Adriatico giocherà in difesa Szyminski, uno dei rappresentanti di una colonia polacca scoperta e valorizzata nell’estate 2017 proprio da Lupo: «Per loro (il riferimento è ai polacchi, ndr) non è semplice adattarsi subito ad una nuova dimensione e, in relazione alle vicende particolari del Palermo, un italiano è probabile che si abitui più facilmente. Sono contento di ciò che stanno facendo anche per questo motivo, per la professionalità e la cultura del lavoro che li contraddistingue. E mi fa piacere che a Verona stia facendo bene anche Dawidowicz (ex rosa anche lui, ndr)».