Botta e risposta tra il sindaco e il consigliere di Forza Italia sui costi legati alla gestione dei liquidi prodotti dalla discarica di Bellolampo. Il riferimento è all'ordinanza di Sala della Lapidi con la quale si «assegna 250 mila euro alla Rap perché gestisca il servizio fino al 20 settembre». Per il primo cittadino, tuttavia, non c'è «alcun costo per i cittadini in quanto il servizio è svolto in danno della curatela fallimentare dell'Amia»
Percolato, Figuccia:«Smaltito a peso d’oro» Orlando: «Allarme privo di fondamento»
Botta e risposta tra il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, che oggi ha lanciato un’allarme sui costi eccessivi collegati allo smaltimento del percolato, affidato dal primo cittadino alla Rap. Per Figuccia, infatti, il Comune spende «ogni anno milioni di euro, soldi che potrebbero essere risparmiati se fosse completato l’impianto di pre-trattamento nel depuratore di Acqua dei Corsari». Il riferimento è all’ordinanza emessa ieri dal sindaco con la quale Sala della Lapidi «assegna 250 mila euro alla Rap perché smaltisca il percolato prodotto a Bellolampo fino al 20 settembre, in pratica 25 mila euro al giorno, sabati e domeniche comprese». Per Figuccia inoltre, quella stanziata ieri è soltanto una minima parte di quanto spende il Comune che già il «19 gennaio scorso aveva assegnato altri 800 mila euro alla Rap per lo stesso servizio e, precedentemente, il 26 novembre 2014, un altro milione e 600 mila euro. Percolato smaltito a peso d’oro».
Accuse assolutamente «infondate» per Orlando che riferendosi a Figuccia, lo accusa a sua volta di «lanciare allarmi ingiustificati che non hanno alcun fondamento negli atti formali». Per il sindaco è stata una scelta dettata dalla necessità di provvedere allo smaltimento del percolato che le vecchie vasche della discarica di Bellolampo produrranno in conseguenza delle abbondanti piogge delle ultime ore. «Questi lavori – spiega Orlando – non hanno alcun costo per i cittadini palermitani in quanti svolti in danno della curatela fallimentare dell’Amia che consideriamo a tutti gli effetti proprietaria e responsabile delle vecchie vasche. Molto semplicemente – sottolinea – essendo la Rap sul posto, è ovvio che ad essa venga affidato un incarico che, per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, è bene sia svolto in tempi rapidi e con strumenti adeguati».
Ad ogni modo, per Figuccia, si potrebbe garantire lo stesso servizio a costi molto inferiori se «Regione, Comune e aziende partecipate, tra cui Rap e Amap, realizzassero finalmente la vasca di pre-trattamento ad Acqua dei Corsari, un impianto con tanto di progetti e fondi stanziati, ma che, per qualche arcano mistero, resta chiuso nei cassetti dei palazzi pubblici». Su questo punto a ribattere è il presidente di Amap, Maria Prestigiacomo che ricorda che l’azienda sta lavorando alla realizzazione di un impianto di trattamento del percolato ad Acqua dei Corsari, per il quale le somme sono state stanziate dal Comune e dall’azienda. «Siamo già in un avanzato stato di progettazione e presto richiederemo le necessarie conferenze di servizio che saranno concordate con la Regione ma per le quali – conclude – faremo pressione vista l’importanza dell’argomento». «Il nuovo progetto – aggiunge Orlando – prevederà un costo a regime decisamente più basso di quello che era stato avviato dall’Amia con costi altissimi sia per la realizzazione che per la gestione ordinaria».