E' morto per un banale incidente. Perdiamo un grandissimo sportivo, un uomo che ci ha fatto sognare
Per ricordare Angelo D’Arrigo che sapeva volare un po’ più in alto
E’ stato probabilmente il più grande sperimentatore di volo libero di tutti i tempi. Angelo D’Arrigo è morto a Comiso, domenica alle 11,30, precipitando con un biposto Sky Arrow pilotato dal generale De Marchis per un volo dimostrazione.
Dopo essere stato più volte campione mondiale di deltaplano a motore, Angelo aveva abbandonato l’agonismo e si era trasferito definitivamente a Catania per consacrarsi alle più ardite sperimentazioni basate sullo studio delle rotte degli uccelli migratori e sulle tecniche di volo dei rapaci.
Dal Sahara, alla Siberia, alle Ande, all’Everest, egli ha sorvolato mari, deserti, vulcani e catene montuose, insieme ad aquile e rapaci di ogni specie. Le sue imprese combinavano la passione per lo sport, alla curiosità scientifica, allo spirito d’avventura, alla fantasia, all’esemplare serietà della sua preparazione.
Catania perde un cittadino adottivo d’eccezione, un grandissimo sportivo, un uomo che ci ha fatto sognare.
Dall’archivio di Step1, leggi:
– Volo per vivere la dimensione della libertà
(di Melania Mertoli – del 17/09/05)
– Angelo DArrigo ha stabilito il nuovo record di volo in deltaplano: 9100 metri
(di Melania Mertoli – del 18/01/06)
– Intervista ad Angelo D’arrigo
(di Melania Mertoli – del 18/01/06)