Il leader della Lega ha ricondiviso sul suo profilo Facebook un contenuto di Dagospia. «Che orrore, che schifo», scrive nel post per commentare l'immagine. Le foto però sono state scattate a gennaio nel Trapanese e ritraggono una persona con problemi psichici
Per Matteo Salvini è uno «stupratore pakistano a Gallipoli» L’uomo nudo per strada è di Erice e non è un molestatore
Un uomo nudo per strada con i militari che cercano di bloccarlo. Due foto una sopra l’altra pubblicate nello stesso post su Facebook dal leader della Lega Matteo Salvini, che ha ricondiviso un contenuto del sito Dagospia. «A Gallipoli un pakistano si è abbassato pantaloni e mutande e ha provato a molestare una donna per strada». Queste sono le parole che accompagnano le immagini. Scatti che, però, non hanno nulla a che vedere né con Gallipoli (località in provincia di Lecce in Puglia) né con un cittadino originario del Pakistan.
«Che orrore, che schifo – scrive Matteo Salvini nel suo post che ha ottenuto oltre 21.300 like, 7.936 commenti ed è stato condiviso 6.270 volte – Con la Lega al governo è stata garantita più sicurezza e protezione per tutte le donne vittime di violenza, grazie al codice rosso. Mi auguro – continua il post – che anche la giustizia faccia la sua parte: nessuna tolleranza per questi stupratori inqualificabili». In realtà, l’uomo immortalato in quelle fotografie è italiano: per la precisione si tratta di un ragazzo originario di Erice, in provincia di Trapani.
Le foto sono state scattate nel centro del Trapanese lo scorso gennaio quando l’uomo, affetto da diversi problemi psichici e anche da una forma di depressione, è stato visto aggirarsi completamente nudo per strada. Un episodio che, già all’epoca, aveva fatto il giro del web. E sul quale era stata poi fatta chiarezza: si tratta, infatti, di una persona in un evidente stato di difficoltà e, quindi, bisognoso di aiuto.Sui social adesso è ricominciata la condivisione di quel contenuto. Questa volta, però, con una serie di errori che lo hanno fatto diventare una fakenews. La strada non è quella di Gallipoli, il soggetto fotografato non è pakistano e non è nemmeno uno «stupratore inqualificabile», come lo ha definito il leader della Lega.