Per il dopo-Crocetta tramonta l’ipotesi Lagalla L’ex rettore tenterà la corsa a sindaco di Palermo?

Lo stop è arrivato ieri durante l‘assemblea regionale del Pd. In questi giorni la possibile candidatura dell’ex rettore di Palermo Roberto Lagalla per la presidenza della Regione era circolata negli ambienti politici ed era stata rafforzata dall’incontro dello scorso 29 luglio al cortile Maqueda dell’Ars, in occasione della proclamazione di 289 ricercatori dell’Università. 

Incontro a cui erano presenti oltre a Lagalla, il ministro dell’Interno Angelino Alfano (Ncd) e il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, uomo di punta di Renzi nel Pd siciliano. Questi ultimi due, dunque, rappresentanti di partiti che con ogni probabilità alle prossime regionali faranno cerchio attorno ad un candidato che fino a ieri sembrava essere proprio l’ex rettore. Le cose sono però andate in modo diverso.

Il segretario regionale del Pd Fausto Raciti, durante la sua relazione, pur senza mai nominarlo, ha dato ai più la netta sensazione che il partito democratico si sia ormai allontanato dall’ipotesi Lagalla candidato di coalizione per la poltrona di governatore e stia vagliando altre strade. «Stiamo portando avanti un lavoro importante nella sanità siciliana – ha detto –. Con la nomina di Baldo Gucciardi il Pd intende proseguire il lavoro di Lucia Borsellino: possiamo solo andare avanti, non certo tornare al passato». Poi ha aggiunto: «Nessuna forza della coalizione può bastare a sé stessa, neppure il Pd può pensare di essere autosufficiente. Ma il nostro partito deve essere il portabandiera, di questo dobbiamo essere consapevoli».

Ma è a questo punto che va prendendo forza quanto dicono i rumors, ovvero una strategia che vedrebbe il sindaco Leoluca Orlando, attuale presidente Anci Sicilia, candidato alla presidenza della Regione e l’ex rettore Lagalla candidato a sindaco della città di Palermo. 


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