Pedonalizzazioni, avanti tutta in via Maqueda Off limits ad auto e moto anche a settembre

Pedonalizzazioni avanti tutta. Dopo la fase sperimentale di chiusura al traffico fino alle 24 di via Maqueda per tutto agosto, il Comune rilancia. L’asse viario resterà off limits alle auto e alle moto anche a settembre. A deciderlo è stato oggi l’assessorato comunale al Traffico, seguendo un’indicazione venuta dalla giunta comunale. «Abbiamo fatto una scelta di campo per la riduzione del traffico privato e la vivibilità nel centro storico, accompagnata da un paziente lavoro di ricostruzione e ristrutturazione del servizio pubblico e promozione della mobilità dolce» assicura il sindaco Leoluca Orlando.

E l’iniziativa sembra raccogliere il consenso dei negozianti, che tirano un sospiro di sollievo per l’andamento delle vendite. Lo stop al traffico veicolare, infatti, ha portato nelle casse dei negozi un «incremento degli affari di oltre il 10%» dice Mario Attinasi, presidente di Confesercenti Palermo, per il quale il provvedimento «chiesto a gran voce dai commercianti» incassa «sempre maggiore successo fra turisti e palermitani». 

«Prorogare il periodo di sperimentazione a settembre – afferma l’assessore comunale alla Mobilità, Giusto Catania – serve ad acquisire nuovi dati in un periodo dell’anno in cui, con la riapertura delle scuole e il ritorno a pieno regime degli uffici, potremo valutare maggiormente i risultati e l’impatto di queste pedonalizzazioni e riduzioni del traffico in tutta l’area del centro storico». Il bilancio del primo periodo di chiusura dalle 10 alle 24 ad agosto ha portato «risultati certamente positivi, confermati dall’interesse mostrato da buona parte dei commercianti e dal dibattito positivo che sulle pedonalizzazioni si sta sviluppando anche in relazione alla chiusura di corso Vittorio Emanuele».

Per il primo cittadino, «oggi, stiamo raccogliendo i primi frutti, testimoniati dalle migliaia di palermitani e turisti che affollano la zona di via Maqueda e del Cassaro e dalla rinnovata vitalità commerciale di un’area che sta riscoprendo la propria identità e vocazione». Un lavoro certamente lungo e in salita «partito dalla situazione di pre-bancarotta dell’Amat, dai dati allarmanti sull’inquinamento dell’aria e dalle sempre più numerose chiusure di esercizi commerciali del centro». 

Per Attinasi, però, occorre adesso passare alla fase due. «Non possiamo però fermarci qui: a settembre chiederemo un incontro con la giunta comunale – conclude – per discutere di un progetto di rilancio di tutto l’itinerario arabo-normanno riconosciuto dall’Unesco, che è la prova di come la sinergia tra amministrazione comunale e attività commerciali sia fondamentale per lo sviluppo della città».


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