Pazzesco Fest, irrompono le forze dell’ordine Sequestrati anche gli strumenti dei La Quiete

Doveva essere la serata d’apertura del Pazzesco Fest, una due giorni di musica organizzata dal Roxanne, locale di piazzetta Monteleone rinomato per i suoi live. La mezzanotte è passata da circa mezzora, i La Quiete, band forlivese che ha portato il post hardcore italiano in giro per il mondo, hanno appena terminato la propria esibizione, quando nel pub hanno fatto irruzione le forze dell’ordine. «Una ventina di persone – racconta il titolare del Roxanne, Gipo Minafò – carabinieri, vigili, Nas e addetti dell’Arpa, sono entrati nel locale fermando tutto» e scrivendo di fatto un altro capitolo della lunga e tormentata diatriba tra locali, ristoranti e residenti della zona alle spalle delle Poste centrali. Ancora una volta oggetto del contendere è l’ordinanza sulla movida

«Avevano già fatto i rilievi fonometrici dall’appartamento di un residente – continua Minafò – Nonostante il concerto fosse terminato entro i tempi previsti dall’ordinanza il rumore del vociare della gente fuori dal locale era oltre i limiti consentiti, così sono venuti da noi. Sono rimasti nel locale da mezzanotte e 20 alle 4.30 del mattino, quando hanno deciso di portarmi in caserma». Immediatamente sono scattati i controlli minuziosi. Interrogati i dipendenti, esaminate le autorizzazioni. Sequestrati anche gli strumenti dei La Quiete. «Abbiamo chiesto che almeno lasciassero andare i ragazzi, che devono continuare con le loro serate fuori dalla Sicilia, con la propria attrezzatura e dopo qualche ora hanno consentito alla band di riprendere gli strumenti». Ancora da quantificare l’entità della sanzione, il gestore dovrà presentarsi lunedì dai Nas con il resto della documentazione del locale.

Increduli i circa trecento spettatori del concerto. L’azione delle forze dell’ordine riporta d’attualità lo scontro tra residenti e locali notturni, una battaglia che va avanti da anni e che negli ultimi mesi ha visto piazzetta Montalto protagonista, tra vandalizzazioni e denunce del comportamento degli avventori. «Ci sono diversi locali nella piazza – conclude Minafò – non sono tutti nostri i clienti. Da un po’ di tempo non facevamo serate live, che sono il nostro punto di forza vista la nostra passione per la musica. Io capisco le ragioni di tutti, ma è necessario trovare un compromesso, magari rinunciando tutti a qualcosa, altrimenti la città si trasforma in un dormitorio. I giovani sono tanti e tanti sono anche i turisti che vogliono divertirsi la sera. Finché non si troverà una soluzione che possa soddisfare tutti, non mi diranno in che modo potere continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto, difficilmente organizzeremo altre serate». La seconda serata del festival, intanto, con i torinesi Low Standards Hig Fives e i palermitani Old Oak Whales’Island, andrà in scena al Rocketbar in piazza San Francesco di Paola. 


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