Solo in sette - dei dieci possibili vincitori - hanno superato la prima scrematura. Tra questi partecipanti saranno scelti i progettisti dei nuovi percorsi tranviari e della pista ciclabile Palermo-Monreale. A cavallo del weekend toccherà alle due scuole a nord e a sud della città, a fine marzo all'illuminazione artistica del percorso arabo-normanno
Patto per Palermo, terminata prima fase dei concorsi Selezionati 4 progetti per il tram e 3 per la greenway
I progettisti del nuovo tram saranno scelti da una rosa di quattro candidati. Stamattina, infatti, la commissione presieduta da Mario Li Castri ha pubblicato sulla piattaforma Concorrimi.it – messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Milano grazie a un accordo con il Comune di Palermo – i codici alfanumerici delle quattro proposte progettuali (il limite massimo era cinque) che hanno superato la prima scrematura del concorso internazionale.
Codici che naturalmente non dicono nulla sull’identità dei partecipanti, nel più rigido rispetto dell’anonimato. I progetti ammessi alla seconda fase sono 8AS57AZT, U3B3EBVT, URRN78L3 e 9UE2R57E. Dietro questi numeri e queste lettere si nasconde la squadra di architetti, ingegneri e progettisti che disegneranno le tre linee del tram dalla Stazione Centrale a via Alcide de Gasperi allo stadio (linea 6.1), dalla Stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura-via Libertà (linea 5.1) e da Calatafimi a Orleans (linea 4.1). Al vincitore o ai vincitori andrà un premio di 100mila euro più l’opzione per la progettazione delle altre tre linee fino a Bonagia, Mondello e Sferracavallo.
Ora scatterà la seconda fase. Entro il 5 marzo alle 16 invio ai commissari delle richieste di chiarimento. Entro il 12 marzo a mezzanotte i commissari risponderanno a tutti i quesiti. Entro il 28 marzo alle 16 i quattro studi o le quattro imprese ancora in gioco dovranno consegnare la versione definitiva del progetto, che dovrà contenere relazioni tecniche, elaborati economici, inserimento digitale foto-realistico, grafici generali, grafici di dettaglio, impianti, indagini sottosuolo e grafici sicurezza.
Ma oggi era anche il giorno della greenway. I progetti che hanno superato la prima selezione – operata dalla commissione presieduta da Marisa Bellomo – sono soltanto tre (il limite massimo anche in questo caso era di cinque) e corrispondono ai codici alfanumerici 6TA8V69G, QENHVRHE e G649RLPF. Ora per la pista ciclabile Palermo-Monreale scatta il secondo step: il 5 marzo alle 16 scadrà il termine ultimo per l’invio delle richieste di chiarimento da parte dei tre partecipanti rimasti; entro il 12 marzo a mezzanotte è prevista la pubblicazione delle risposte mentre la versione definitiva del progetto dovrà essere consegnata entro il 5 aprile alle 16. Lo studio di progettisti o azienda che vincerà il concorso internazionale per la greenway si conoscerà l’11 maggio: riceverà un premio di 40mila euro.
Gli elaborati richiesti per la seconda fase sono: relazione tecnica generale, relazioni tecniche e specialistiche, studio di prefattibilità ambientale, elaborati grafici, piano particellare preliminare delle aree, calcolo sommario della spesa, quadro economico di progetto, programma di dettaglio.
Venerdì saranno pubblicate le proposte progettuali che hanno superato il primo step del concorso per l’istituto scolastico omnicomprensivo a sud della città, lunedì le proposte per quello a nord, mentre il 22 marzo si conosceranno le migliori idee per l’illuminazione artistica del percorso arabo-normanno.
«Il meccanismo del concorso funziona – dice a Meridionews l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri -. Un’idea progettuale si concretizza in due mesi, anche per progetti complessi. Questo si sta rivelando il sistema migliore. Anche i professionisti ce lo chiedevano: si esce dalle secche degli incarichi fiduciari, che adesso per legge sono limitati a importi molto contenuti e infatti ormai li facciamo raramente, e poi con questa modalità puoi lavorare maggiormente sulla qualità della proposta progettuale». Tram, greenway, le due scuole, l’illuminazione artistica: difficilmente nel 2018 vedranno la luce altre grandi opere dal Patto per Palermo oltre a queste. «Prima devo sapere quante risorse ho – sottolinea l’assessore -. E per farlo servono il bilancio consolidato e il bilancio di previsione».