A presiederla Marisa Bellomo, dirigente dell'Ufficio Edilizia Pubblica. È la seconda opera che prende il via in pochi giorni dopo la prima selezione di progetti per il nuovo tram. Dodici le proposte arrivate ma due sono state scartate subito. Il termine dei lavori è previsto nel 2021
Si insedia la commissione per la greenway Progetto da 4,7 milioni: il vincitore l’11 maggio
Si è insediata stamattina la commissione per il concorso internazionale di progettazione della greenway, la pista ciclabile che sfrutterà la vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto tra Palermo e Camporeale collegando il capoluogo a Monreale. La commissione sarà composta dalla presidente Marisa Bellomo, dirigente dell’Ufficio Edilizia Pubblica, e dai commissari Silvia Viviani, Gerardo Longobardi, Patrizia Pozzi e Giuseppe Barbera, ex assessore al Verde nella passata legislatura Orlando. I commissari supplenti saranno Silvia Invernizzi e Andrea Foschi. Presenti i sindaci di Palermo e Monreale Leoluca Orlando e Piero Capizzi e l’assessore alle Infrastrutture Emilio Arcuri.
È la seconda opera del Patto per Palermo che prende il via in pochi giorni dopo l’insediamento della commissione per il concorso sul nuovo tram. Domani e dopodomani dovrebbe toccare alle commissioni per i due mega istituti scolastici nella zona sud e nella zona nord. Sono dodici le proposte progettuali arrivate al Comune, ma dopo un primo esame della documentazione due sono state subito escluse: una perché violava i termini dell’anonimato e l’altra perché mancava il quadro economico.
Il progetto vale 4,7 milioni di euro. Il percorso partirà dalla Stazione Notarbartolo, attraverserà il parco di Villa Turrisi, scavalcherà viale Regione Siciliana e viale Leonardo da Vinci (forse con due ponti ciclo-pedonali dotati di ascensore), salirà poi verso Passo di Rigano e Baida per poi passare da Boccadifalco (dove incontrerà un viadotto e una galleria), fino alla stazione di Monreale. Al pari del tram, il concorso è diviso in due fasi. Il 22 gennaio si conosceranno i migliori cinque progetti che accederanno direttamente alla seconda fase. L’11 maggio verrà comunicato il vincitore del concorso, che incasserà un premio di 40mila euro al lordo dell’Iva e si occuperà della progettazione definitiva ed esecutiva, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza. Al secondo classificato andranno 30mila euro, al terzo 20mila, agli altri due 10mila.
Gli ostacoli urbanistici non mancano: i più delicati sono gli attraversamenti di due strade assai trafficate come la circonvallazione e viale Da Vinci ma l’ingegnere Bellomo fa notare che «nel tratto urbanizzato tra la Stazione Notarbartolo e viale Regione e anche oltre viale Regione ci sarà da affrontare la questione degli abusi edilizi». A Villa Turrisi è in corso da tempo «una ricognizione dei manufatti e degli immobili abusi e della titolarità delle aree», e se prima non sarà terminata non sarà possibile ufficializzare a tutti gli effetti l’istituzione del parco (che comunque è stata ancorata al nuovo piano regolatore): i tempi per il nuovo polmone verde non saranno brevi.
Lungo tutto il percorso da Notarbartolo a Monreale «ci sono caselli occupati abusivamente – prosegue Bellomo – e bisognerà verificare la solidità statica e funzionale del viadotto Boccadifalco e delle gallerie a Baida e Boccadifalco». Non è detto poi che nella sua versione finale il progetto potrà seguire metro per metro la dismessa linea ferroviaria «che in alcuni tratti ormai non si legge più. Cercheremo comunque di recuperarla il più possibile».
Nel bando il Comune propone di trasformare i caselli in punti di ristoro, infopoint e officine per l’affitto o la riparazione delle biciclette, mentre le fermate, le case cantoniere e le stazioni potrebbero diventare aree museali o spazi espositivi. La gara d’appalto e l’affidamento dei lavori sono previsti per la prossima estate mentre il collaudo e l’inaugurazione sono fissati per la fine del 2021, dopo tre anni di cantiere.
«Un altro intervento – ricordano Orlando ed Arcuri – finanziato con il Patto per il Sud. Dopo le sei nuove linee di tram, adesso la greenway, un collegamento tra Palermo e Monreale che ripercorre un collegamento storico con il recupero di aree abbandonate e la realizzazione di un percorso ecosostenibile che abbiamo definito greenway proprio perché vogliamo che sia il simbolo della condivisione tra le due città, unite dal circuito arabo-normanno, ma anche dall’innovazione ecologica».
«La greenway – dice Capizzi – rappresenterà un asse importante tra Palermo e Monreale che valorizzerà il nostro patrimonio culturale e paesaggistico in un rapporto di collaborazione e sinergia e darà ulteriore slancio all’economia delle nostre città. Ringrazio ancora una volta il sindaco Orlando che ci ha coinvolti nella realizzazione di questa prestigiosa opera inserita nel Patto per Palermo, che prevede l’investimento di oltre 700 milioni, 332 dei quali a carico dello Stato, per la realizzazione di alcune importanti opere di mobilità e viabilità».