Hanno esploso due colpi di pistola con l'intento di uccidere un 25enne che stava trascorrendo una serata con gli amici. Gaetano Laudani e Marco Impellizzeri, dopo il raid, sono scappati. Il primo si è rifugiato a casa del cognato - appartenente alla famiglia Assinnata - e l'altro è stato trovato per strada
Paternò: tentato omicidio, arrestati due pregiudicati Vittima dell’agguato si rifugia dietro banco pizzaiolo
Ieri mattina, i carabinieri della Compagnia di Paternò hanno arrestato, in flagranza di reato, i pregiudicati Gaetano Laudani di 19 anni e Marco Impellizzeri di 22 per il tentato omicidio di un 25enne del posto. I fatti sono avvenuti alle 23 di giovedì scorso, vicino a una pizzeria di Paternò. Mentre la vittima trascorreva una serata con gli amici, Laudani e Impellizzeri avrebbero compiuto una sorta di raid punitivo, esplodendo alcuni colpi di pistola calibro 9×21 che non è stata però ancora ritrovata.
I due colpi esplosi non hanno raggiunto il bersaglio poiché il giovane si è rifugiato dietro al bancone del pizzaiolo. Dove è stato inseguito dai due criminali che, però, non trovandolo, si sono dileguati a bordo di uno scooter. Secondo gli investigatori, Laudani si trovava in piazza Aldo Moro dove è stato raggiunto da Impellizzeri che gli ha dato la pistola e insieme si sono diretti alla pizzeria.
I militari, allertati da una chiamata che segnalava l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco, sono andati immediatamente sul posto. Dopo avere visionato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza e avere acquisito le prime testimonianze, gli investigatori sono riusciti a ricostruire le dinamiche dell’evento riconoscendo la fisionomia di Laudani e Impellizzeri che hanno agito a volto scoperto. I due ricercati sono stati prontamente ritrovati. Secondo gli inquirenti, Laudani era a casa del cognato, appartenente alla famiglia Assinnata. Lì si era cambiato i pantaloni e li aveva nascosti nel cesto dei panni sporchi, ma è stato comunque riconosciuto per via del borsello e delle scarpe. Impellizzeri, invece, è stato rinvenuto per strada con gli stessi indumenti utilizzati nel raid.
Il pubblico ministero Martina Bonfiglio della procura della Repubblica di Catania ha quindi deciso il trasferimento al carcere di piazza Lanza. Sono in corso degli approfondimenti investigativi per risalire al movente dell’agguato che, secondo gli inquirenti, dovrebbe avere alla base motivi passionali. Nel frattempo, Laudani ha nominato come proprio legale Vittorio Lo Presti e Impellizzeri ha scelto per la difesa Ignazio Danzuso.