L'ex segretario locale è costretto a casa per un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito del blitz Esculapio. Il medico è accusato di avere avuto un ruolo in una truffa legata alle pensioni di invalidità. A MeridioNews parla il suo legale Turi Liotta
Paternò, sospeso il presidente del Consiglio comunale Sambataro ai domiciliari. Avvocato: «È molto provato»
Sospeso dal ruolo di consigliere comunale e di presidente del Consiglio comunale. Questi i primi effetti legati alla custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’ex segretario del Partito democratico di Paternò Filippo Sambataro. Il politico è indagato nell’ambito dell’inchiesta Esculapio. Per l’accusa, insieme ad altri colleghi medici, sarebbe coinvolto in una maxi truffa legata al riconoscimento delle pensioni di invalidità. Dodici i casi scoperti dai carabinieri. L’inchiesta è coordinata dalla procura etnea con il fascicolo in mano ai magistrati Fabio Regolo e Alessandra Tasciotti.
«È molto provato – spiega a MeridioNews l’avvocato Turi Liotta riferendosi a Sambataro – abbiamo ragionato sulle carte che abbiamo a disposizione, che sono poche. Sambataro ha fiducia nella magistratura ma soprattutto è sicuro di essere stato corretto nel suo operato di medico. I casi per i quali è tirato in ballo – aggiunge il legale – risalirebbero al 2019». Presidente dell’assise civica paternese dal luglio del 2017, Sambataro lavora come cardiochirurgo al Centro cuore Morgagni di Pedara. Oltre alla professione c’è anche l’impegno politico come segretario uscente del Partito democratico in quota Anthony Barbagallo. L’attuale presidente è stato eletto per la prima volta al Consiglio comunale nel 2012 nelle liste del Pd a sostegno dell’allora sindaco Mauro Mangano: in quella elezione Sambataro raccolse 210 voti.
Al termine della sindacatura Mangano, nel 2017, una serie di diatribe politiche con quest’ultimo spinsero Sambataro a sposare il progetto civico dell’attuale sindaco Nino Naso, candidandosi come consigliere nella lista civica Presenti Sempre-Naso Sindaco, risultando alla fine il terzo più votato della lista con 328 voti alle spalle di altri due candidati, legati al Pd ma vicini a Naso, ossia l’attuale assessore Luigi Gulisano e la consigliera Barbara Conigliello. Tutti e tre, alla fine, hanno costituito il gruppo consiliare Pd.
Sull’arresto di Sambataro è intervenuta la Martina Ardizzone, vicepresidente e consigliera del M5S: «Abbiamo appreso stamattina questa sconvolgente notizia. Ne siamo dispiaciuti e ci auguriamo che la magistratura, facendo il suo corso, faccia chiarezza. Intanto continueremo le attività consiliari perché Paternò ha bisogno di andare avanti nonostante questo duro colpo». Il primo cittadino parla dell’arresto di Sambataro come «un fulmine a cielo sereno. Sono sicuro che il presidente dimostrerà la sua estraneità ai fatti contestategli. Sambataro ha sempre operato nella legalità e nella trasparenza».
Aggiornamento del 22 maggio 2020 ore 18:34
Abbiamo appreso con sgomento la vicenda dei “falsi invalidi” che stamani ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone. Tra queste figura il nostro tesserato al circolo PD di Paternò Filippo Sambataro, che nella giornata odierna si è autosospeso dal partito. Confidando pienamente nel lavoro della magistratura, auspichiamo che si possa fare piena luce su questa vicenda e sulle eventuali responsabilità penali a carico degli indagati.
Angelo Villari, segretario Pd Catania