L'operazione condotta da polizia municipale e carabinieri ha portato all'identificazione di 15 persone, ma i posti letto ricavati all'interno della struttura - che prima ospitava ambulatori - erano circa quaranta. «L'intervento è stato programmato su nostra richiesta», spiega il sindaco Mauro Mangano. Guarda le foto
Paternò, sgomberati gli occupanti dall’ex Inam Stanze di Asp trasformate in alloggi di fortuna
L’operazione congiunta della polizia municipale di Paternò e dei carabinieri, coadiuvati dai colleghi dell’unita cinofila di Nicolosi, è scattata ieri mattina alle ore sette. Le forze dell’ordine hanno effettuato un accurato sopralluogo all’interno dell’edificio ex Inam di via Giovanni Verga, abbandonato da circa cinque anni e dove hanno trovato alloggio di fortuna, fino a ieri, una quarantina di cittadini extracomunitari per lo più di nazionalità tunisina e marocchina.
Si tratta di uomini sulla trentina, impegnati per lo più nelle campagne della piana di Catania. «Il problema che adesso si viene a creare – dichiara Salvatore Pappalardo, presidente dell’associazione di volontariato di protezione civile Apas – è quello di uomini costretti a cercarsi una nuova sistemazione per le prossime settimane». Il rischio è «che vadano da un posto ad un altro, magari in qualche edificio pubblico abbandonato. Non c’è alternativa. Fino ad adesso – prosegue Pappalardo – abbiamo fornito a queste persone assistenza come vestiario e cibo».
L’immobile, di proprietà dell’azienda sanitaria provinciale di Catania, in teoria sarebbe chiuso. In realtà, gli inquilini abusivi entrano da una cabina Enel dismessa che si trova in via della Palestra. La struttura ha tre piani e le sue stanze, una volta sede di ambulatori sanitari e uffici dell’amministrazione, sono state trasformate in vere e proprie camerate, come dimostrano i letti e la bombola del gas per cucinare ritrovate all’interno. Altre stanze invece sono divenute delle latrine. Un vero e proprio dramma dal punto di vista igienico.
L’operazione ha portato al riconoscimento di una quindicina di cittadini extracomunitari, a fronte però di una quarantina di posti letto. Molti degli occupanti, all’ora dell’operazione, forse erano già andati via per lavoro. I presenti hanno invece assicurato che entro le 17 avrebbero sgomberato l’edificio. «L’intervento è stato programmato su nostra richiesta per affrontare la situazione drammatica e insostenibile che si era creata – dichiara il sindaco Mauro Mangano – Chiederemo ancora all’Asp, proprietaria dell’immobile, di provvedere alla bonifica ed alla messa in sicurezza. Useremo tutti gli strumenti che abbiamo».