Sono due le bocche più attive alle quali se ne aggiungono altre minori, dalle quali fuoriescono fango e gas dal suolo. Un'attrazione su cui la Regione Siciliana vorebbe investire per attirare i turisti
Paternò, intensa attività delle Salinelle vicino allo stadio Ingv: «Nell’ultimo mese registrato importante incremento»
È in corso a Paternò una intensa attività delle Salinelle, i vulcanetti di fango. Un raro fenomeno di vulcanesimo secondario. In particolare sono due le bocche più attive – tra via dello Stadio e via Acque Grasse, non distante dallo stadio Falcone-Borsellino – alle quali se ne aggiungono altre minori, dalle quali fuoriescono fango e gas dal suolo.
Le Salinelle, in questo periodo, sono osservate speciali da parte degli esperti dell’istituto nazionale geofisica e vulcanologia (Ingv) di Catania. «Nell’ultimo mese c’è stato un incremento della loro attività – racconta a MeridioNews Salvo Giammanco dell’Ingv – e quindi le stiamo monitorando. In particolare – spiega – è stata rilevata una sovra-pressione dei gas nei serbatoi profondi dell’Etna che hanno ripercussioni anche sulle Salinelle». Un fenomeno legato allo stato di attività generale del vulcano che, da mesi, mostra una rinnovata attività.
Un segnale importante che «potrebbe dire che, nei prossimi mesi, ci sarà ancora questa attività dell’Etna». Nessun pericolo per i residenti, le Salinelle rappresentano però per gli studiosi un fenomeno da monitorare in modo costante. Negli ultimi 40 anni la situazione è piuttosto stabile, tanto che gli esperti non si aspettano nessuno spostamento delle Salinelle in altre zone.
Per i paternese, i vulcanetti di fango potrebbero rappresentare un volano per il turismo. Da qui il progetto di circa un milione e mezzo da parte della Regione Siciliana per valorizzare il sito e trasformarlo in un parco naturalistico monitorato dall’Ingv. A giorni dovrebbe essere firmato il decreto attuativo. A quel punto, oltre 600mila euro dovrebbero essere destinati alla parte scientifica: in particolare, l’Ingv installerebbe strumentazioni geochimiche necessarie per la misurazione dei gas e telecamere termiche per la misurazione della temperatura dei vulcanetti. Una parte dei fondi, inoltre, sarebbe utilizzata per la collocazione di una stazione sismica. Oltre 700mila euro sarebbero invece le risorse destinate al CComune di Paternò per tutelare e valorizzare il sito: pulizia, guardiania, recinzione, videosorveglianza, passerelle per i percorsi e locali per accogliere i turisti all’ex macello di Via Fonte Maimonide.