Il primo cittadino paternese Nino Naso ha chiesto a Leoluca Orlando, presidente della sezione siciliana dell'Associazione nazionale Comuni italiani, di premere su Roma affinché si proroghino i termini per richiedere un'anticipazione di liquidità
Paternò, il Consiglio approva delibera sui debiti L’Anci chiede al governo nazionale una proroga
Il sindaco di Paternò Nino Naso, dopo la non trattazione in consiglio comunale, per mancanza del numero legale, della delibera che prevedeva il ricorso alla Cassa depositi e prestiti per la contrazione di un’anticipazione di liquidità, da utilizzare per i debiti pregressi maturati dall’ente fino al 31 dicembre scorso, corre ai ripari, chiedendo aiuto al presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando. Con una lettera indirizzata al sindaco di Palermo, il primo cittadino di Paternò ha chiesto una proroga al termine del 28 febbraio, ossia il giorno ultimo entro il quale il comune di Paternò avrebbe dovuto inviare alle autorità competenti la propria richiesta di usufruire dell’anticipazione di liquidità.
Nel pomeriggio di oggi l’Anci Sicilia, attraverso una nota stampa, accogliendo le richieste non solo di Paternò ma di altri enti comunali siciliani, ha comunicato di aver richiesto al governo nazionale una proroga dei termini. Per tale ragione, per non farsi trovare impreparati, questa mattina è proseguita la discussione in consiglio comunale, dove non sono mancati forti momenti di tensione tra il sindaco e la sua maggioranza che hanno accusato di irresponsabilità l’opposizione, rea secondo Naso di non avere consentito ieri, con il loro non ingresso in aula, l’apertura della seduta consiliare. La maggioranza era composta di soli undici consiglieri, su 14 di cui può disporre. Nella tarda mattinata la delibera è passata con il voto favorevole dei 13 consiglieri di maggioranza, mentre i componenti dell’opposizione hanno abbandonato l’aula. Votata anche l’immediata esecutività.