Non ha pace il negozio di abbigliamento Ida moda. Alla fine di novembre dello scorso anno, le sue vetrine erano state sfondate nel corso di un altro atto criminale dello stesso genere. Adesso si replica: poco dopo le cinque di questa mattina un gruppo di cinque malviventi ha portato via decine di capi d'abbigliamento
Paternò, furto con spaccata in piazza Stazione Il commando di ladri ripreso dalle telecamere
Ennesimo furto a Paternò con il metodo della spaccata. I banditi hanno preso di mira, per la seconda volta in meno di un anno, il negozio di abbigliamento Ida moda di piazza Stazione. Al vaglio dei carabinieri della compagnia paternese, intervenuti poco dopo le 5 di questa mattina, le immagini del sistema di videosorveglianza interne ed esterne del negozio. Le riprese hanno registrato tutto quello che è successo: l’arrivo del commando, le operazioni di scasso, la refurtiva presa dagli scaffali e caricata sull’auto.
Utilizzando la tecnica dell’auto-ariete, in questo caso una Fiat Idea, il gruppo di cinque malviventi col volto nascosto e con le mani coperte, a quanto sembra da guanti in lattice, ha razziato la merce esposta in vetrina e quella contenuta nel negozio, portando via decine di capi di abbigliamento maschile, per un valore ancora da quantificare. Dopo avere spostato le fioriere per crearsi un varco, gli uomini hanno operato in modo differente rispetto al solito: il conducente della Fiat Idea ha utilizzato il mezzo con delicatezza. Ha portato l’auto in retromarcia fino ad appoggiarla alla vetrina, e poi ha accelerato applicando pressione finché la vetrata non è collassata.
Il furto è durato circa dieci minuti. Ad avvisare i carabinieri è stato lo stesso proprietario del negozio sul cui telefonino è arrivato l’allarme di cui è dotato esercizio commerciale. Sul posto carabinieri della compagnia di Paternò, i quali – giunti sul posto – avrebbero recuperato pezzi dell’auto-ariete. Il negozio è stato oggetto di un altro furto messo a segno con le stesse modalità di intervento alla fine del novembre dello scorso anno. In quell’occasione la refurtiva aveva un valore di diverse migliaia di euro.