Le porte della struttura sono sempre aperte. Perché al primo piano c'è la guardia medica notturna e al secondo piano, invece, ci sono le stanze di medici e paramedici del 118. Gli uffici, invece, sono chiusi a chiave. E così sono stati trovati stamattina, quando il personale si è accorto della mancanza dei computer
Paternò, furto al poliambulatorio di via Massa Ipotesi che i ladri avessero le chiavi d’accesso
Ladri in azione all’interno del poliambulatorio di via Massa Carrara, struttura a tre piani che ospita il distretto sanitario 18 (Paternò, Belpasso e Ragalna) e che si trova poco distante dal pronto soccorso dell’ospedale paternese Santissimo Salvatore. Non è ancora del tutto chiaro verso che ora i ladri abbiano agito, quel che è certo è che non devono avere trovato molte difficoltà a entrare nell’edificio. Privo sia di un sistema di videosorveglianza sia di un allarme collegato alle forze dell’ordine.
L’ingresso principale dell’ immobile è aperto anche di notte poiché in una stanza del piano terra trova ospitalità la guardia medica notturna, attiva dalle 20 alle 8 del mattino. Al secondo piano, invece, si trovano i locali usati da medici e paramedici del 118. Tuttavia coloro che hanno agito non hanno fatto molto rumore per entrare dentro le stanze. Nonostante siano stati rubati diversi computer – compresi monitor, server, stampanti e scanner – nessuno dei presenti dentro al poliambulatorio avrebbe visto o sentito qualcosa di anomalo durante la notte.
I ladri hanno visitato diversi uffici nei tre piani dell’edificio. Ma le porte di ogni stanza, questa mattina, sono state trovate ancora chiuse a chiave. E nessuno degli infissi interni presentava segni di effrazione. Le ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine sono due. Secondo la prima, i malviventi sarebbero stati in possesso di una chiave universale, un passepartout in grado di bypassare le serrature dei ciascun ufficio. La seconda opzione, la meno probabile, vuole che chi si è introdotto nell’edificio lo abbia fatto attraverso le finestre che danno sui corridoi del secondo e del terzo piano. In base a quest’ultima versione, i ladri sarebbero passati da una finestra all’altra per controllare il contenuto di ciascuna stanza. Col rischio concreto di cadere nel vuoto.
Gli investigatori riferiscono che le finestre dei corridoi sono state trovate aperte. Ma probabilmente si tratta di uno stratagemma usato per tentare di depistare le indagini. Al termine della nottata, i ladri hanno portato via solo strumenti tecnici dagli uffici amministrativi. L’assenza dei computer, però, non avrebbe comportato disagi per gli utenti dei servizi ambulatoriali. Sul posto per le indagini del caso i carabinieri della compagnia di Paternò, che hanno effettuato un sopralluogo. Ancora da quantificare il valore della refurtiva.