Il nono colpo il pochi giorni nel cuore del Comune etneo. A farne le spese l'edificio che ospita la banda Citta di Paternò, a cui sono stati portati via alcuni strumenti. I carabinieri non escludono che gli autori del furto possano essere gli stessi degli altri episodi
Paternò, ennesimo furto in centro storico Colpita la sede di associazione musicale
Ancora furti nel centro storico di Paternò. Arriva nella notte tra domenica e lunedì scorso il nono colpo nel giro di circa due settimane, nella sede dell’associazione musicale Città di Paternò, in via Monastero, a pochi passi da piazza Indipendenza. La stessa banda che in questi giorni di festa ha accompagnato in processione il fercolo di santa Barbara.
A fare la scoperta, uno dei responsabili che ha trovato la saracinesca abbassata ma manomessa con evidenti segni di effrazione nella parte della serratura. Da una primo sopralluogo i ladri hanno portato via alcuni strumenti musicali, tra cui un basso tuba, da poco acquistato, e una batteria completa. Portate via anche altre apparecchiatura di alimentazione. Ancora da quantificare con precisione il valore del bottino che, secondo una prima stima, dovrebbe aggirarsi sui duemila e cinquecento euro. Chi si è introdotto non si è limitato a rubare ma ha anche distrutto alcune scatole e oggetti appartenente all’associazione Marinai d’Italia, che si trova nello stesso stabile. Il gesto sembrerebbe un atto di disprezzo, in quanto i contenitori non contenevano oggetti di valore.
Sul posto si sono recati i carabinieri che hanno effettuato un sopralluogo e aperto un’indagine per identificare gli autori del colpo. Gli investigatori non escludono che si tratti dello stesso gruppo che in queste settimane ha saccheggiato alcuni esercizi commerciali del centro storico. In una unica notte i ladri hanno svaligiato una pizzeria in piazza Purgatorio, portando via alimenti e salumi. Gli stessi avrebbero anche tentato un colpo ai danni della profumeria di via Nicolosi, dove, armati di flex, hanno hanno provato a tagliare il portone d’ingresso. Per poi fuggire in seguito alle urla dei residenti. In un negozio di abbigliamento, infine, ignoti hanno provato a sfondare la vetrata, senza però riuscire nell’intento.