Un'ordinanza comunale manda su tutte le furie i proprietari di cappelle e confraternite. Proprio loro dovranno ospitare alcune salme non previste, nei posti liberi a disposizione, a causa del sovraffollamento del camposanto. «Atto illegittimo, chiediamo revoca», spiegano alcuni cittadini
Paternò, emergenza posti al cimitero Proprietari contro misure del sindaco
La sepoltura è divenuta un problema a Paternò dove nei due cimiteri della città, quello monumentale e quello di via Balatelle, non si trovano più loculi disponibili. Si tratta di una questione esistente da oltre due anni, ma alla quale, tutt’oggi, non è stata trovata una soluzione definitiva. Per fare fronte all’emergenza il sindaco Mauro Mangano, attraverso un’ordinanza dell’ottobre scorso, ha dovuto procedere «all’utilizzo provvisorio dei loculi disponibili all’interno delle cappelle gentilizie presenti all’interno dei civici cimiteri – si legge nel testo – con impegno a riconsegnarli alla disponibilità, nello stato in cui in atto si trovano non appena saranno disponibili e fruibili i nuovi loculi».
Fino adesso, grazie anche a un’ordinanza precedente, si era fatto ricorso ai posti di proprietà acquistati dai cittadini in vita per sé stessi e, di conseguenza, ancora liberi; in seguito si è pensato alla tumulazione all’interno delle tombe delle confraternite. Scelta che avrebbe fatto andare su tutte le furie i proprietari, dando vita a un comitato spontaneo di cittadini. «Si tratta di un atto illegittimo – ha detto il geometra Riccardo Fusto, proprietario di una delle cappelle gentilizie private – in quanto non conforme alle normative per l’occupazione d’emergenza di pubblica utilità». Per questo è stato chiesto al sindaco di revocare in autotutela il provvedimento, facendo appello anche ad alcuni consiglieri comunali.
Solidali con le istanze del comitato i consiglieri Ezio Messina e Salvatore Fallica. «Approfondendo i contenuti dell’ordinanza del sindaco – spiegano – La situazione è gravissima per demerito di questa amministrazione. Sia per mancanza di programmazione sia per il mancato avvio dei bandi di assegnazione previsti dal nuovo piano cimiteriale».
A placare gli animi è invece l‘assessore ai servizi cimiteriali Agostino Borzì: «Il nostro intento è quello di evitare le conseguenze di carattere igienico-sanitario che si genererebbero a causa del mancato seppellimento dalle salme che sono negli obitori. Ma è una misura a cui ricorreremo solo in casi estremi. In attesa che venga completata la realizzazione di un edificio da 40 loculi, ai quali si aggiungo altri quaranta già in programmazione nel cimitero di via Balatelle». L’assessore spiega inoltre che l’amministrazione sta studiando un progetto per la zona di largo San Vincenzo, all’interno del camposanto monumentale, dove si trovano decine di posti. «Il nostro piano prevede la possibilità di realizzare, nel piano terra della struttura, le opere cementizie utili per le sepolture. Operazione che ha già ricevuto l’ok della sovrintendenza».