Diciotto mesi di ordinanze firmate dal sindaco Mauro Mangano per gestire la spazzatura in attesa della gara pubblica. Che, alla fine, è stata fatta e aggiudicata. Ed è andata alla stessa azienda che si è occupata della raccolta grazie agli atti del primo cittadino. La base d'asta superava i quattro milioni di euro
Paternò, appalto rifiuti affidato alla Dusty La ditta gestisce l’«emergenza» da un anno
Dopo mesi di attesa e una lunga serie di ordinanze urgenti – firmate per oltre 18 mesi dal sindaco Mauro Mangano – è stata aggiudicata la gara d’appalto per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Paternò. A vincere è la Dusty, la stessa società che da oltre un anno opera sul territorio, attraverso proprio delle ordinanze sindacali.
A eseguire la gara, l’ufficio apposito del Comune di Catania, assieme ai funzionari regionali. La Dusty, rispetto all’altra società che ha partecipato all’appalto, la CiclatAmbiente di Ravenna, avrebbe offerto un ribasso maggiore. Nello specifico, la somma proposta dall’azienda corrisponderebbe al 5,11 per cento in meno rispetto alla base d’asta, che era fissata a quattro milioni e 200mila euro. La Ciclat, invece, ha proposto un ribasso del 3,15 per cento.
Per la cronaca, si tratta di una aggiudicazione provvisoria. In attesa che venga ratificata entro dieci giorni, quando saranno consegnati e integrati alcuni documenti mancanti. Per i funzionari che si sono occupati dell’appalto, la proposta della Dusty è la migliore. E punta a ridurre i costi per il Comune. «Siamo soddisfatti per quanto ottenuto – dichiara l’assessore al ramo Salvatore Milicia – L’obiettivo su cui abbiamo lavorato era quello di ottenere un servizio ottimale con costi non eccessivi».
Soddisfazione anche per il sindaco di Paternò Mauro Mangano: «La gara è ancora in corso. In questi due anni di incertezza il Comune è riuscito a portare avanti la gestione dei rifiuti, superando le maggiori criticità e riuscendo a garantire un servizio regolare, controlli costanti contro chi non rispetta le regole della differenziata, ed una progressiva diminuzione delle micro-discariche. Si è lavorato per un affidamento nel rispetto della legalità delle procedure e compiendo tutti i passi necessari. Si è lavorato per uscire dall’emergenza delle ordinanze entro il 30 giugno».