Una decina di uomini (volontari, personale comunale, polizia municipale) sono intervenuti in contrada Schettino a spegnere un vasto rogo che ha interessato un terreno in parte coltivato ad agrumi. Un deposito - contenente anche alcune bombole a gas - è andato completamente distrutto per via delle fiamme. Guarda foto e video
Paternò, a fuoco settemila metri quadri di agrumeti I vigili urbani: «Pompieri a Catania, è stato difficile»
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I pompieri erano impegnati in altri servizi, così siamo intervenuti noi della polizia municipale insieme ai volontari della protezione civile». L’emergenza incendi nel Catanese non ha risparmiato neanche Paternò. Questo pomeriggio, in contrada Schettino (lungo la vecchia strada statale 121, Paternò-Regalbuto), a prendere fuoco per motivi ancora in fase di accertamento circa settemila metri quadrati di terreno, in parte incolto e in parte coltivato ad agrumi. Il rogo ha anche divorato una sorta di deposito a cielo aperto, con una tettoia in legno di pertinenza di un’azienda edile. Le fiamme hanno distrutto tutto quello che c’era dentro: materiale edile, attrezzi e legname.
L’incendio è scoppiato
poco prima delle 15 e l’allarme è arrivato alla centrale operativa dei vigili urbani di Paternò. La squadra del 115 del distaccamento paternese era stata dirottata questa mattina a Catania per dare supporto ai colleghi del comando provinciale. Così a spegnere il fuoco di contrada Schettino si sono diretti i volontari dell’Apas assieme ai vigili urbani. «Per spegnere le fiamme stiamo usando l’autobotte comunale e un modulo antincendio della protezione civile – spiega a MeridioNews Pippo Consalvo, ispettore capo della polizia municipale che ha coordinato l’intervento – Il vento ci ha reso il lavoro molto difficile».
Solo
poco dopo le 18.30 la situazione è stata messa sotto controllo. «Stiamo spegnendo gli ultimi focolai – conferma Salvo Pappalardo dell’Apas – e stiamo bonificando la zona. Durante le operazioni siamo stati costretti ad allontanarci perché nel deposito c’erano delle bombole: non sapendo se fossero piene o vuote, abbiamo preferito evitare spiacevoli conseguenze». A operare nel Paternese circa una decina di uomini: tra volontari, agenti della municipale e personale comunale.