Importante passo per la mobilità cittadina con l'apertura delle stazioni Maredolce, Guadagna e Lolli e la presentazione del nuovo apparato computerizzato. Gentile (FS): «Potremo governare da un'unica postazione tutte le le linee regionali con la sola eccezione della tratta Palermo-Punta Raisi». Guarda le foto
Passante, inaugurate tre nuove fermate Curiosità per la nuova sala di controllo
E’ il giorno della presentazione alla stampa della nuova sala di gestione e controllo del traffico ferroviario alla Stazione Centrale e dell’inaugurazione delle tre fermate del passante ferroviario Maredolce, Guadagna e Lolli, anche se la prima sarà pienamente operativa quando verrà riattivato il tratto Notarbartolo-aeroporto. Sono queste le novità destinate a rivoluzionare la mobilità palermitana presentate oggi. I cantieri del passante, costato oltre 1,1 miliardi di euro, sono ormai completi per il 72 per cento, mentre sembra andare verso una soluzione anche la questione dell’intoppo all’altezza della galleria Giustizia-Lolli. Nel primo pomeriggio, intanto, l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Maurizio Gentile, ha mostrato il nuovo Apparato centrale computerizzato installato presso la sede di piazzetta Cairoli, costato 25 milioni.
«Grazie a questo apparato – spiega Gentile – potremo governare da un’unica postazione tutte le le linee regionali con la sola eccezione della tratta Palermo-Punta Raisi (praticamente il 90 per cento dei 1.400 chilometri di binari, nda), che verrà aggiunta in seguito. Per quanto riguarda la gestione del nodo di Palermo c’è il nuovo apparato centrale a calcolatori, attivo già da dicembre. Un impianto tecnologico dal quale governeremo tutti gli scambi dentro il nodo di Palermo. Questo consentirà di fare le migliori scelte quando, a causa di una perturbazione, un ritardo o un guasto ci sarà bisogno di riprogrammare la circolazione». «Il contratto di servizio siglato con la Regione – aggiunge Gentile – prevede tanti investimenti come il raddoppio velocizzato della linea Palermo-Catania-Messina, ma anche altri. Non so se si può parlare di alta velocità o di una cosa diversa ma in ogni caso si tratta di lavori lunghi e costosi per quasi 9 miliardi di euro, il cui finanziamento dipenderà anche dalle prossime leggi di stabilità. In futuro – conclude – si potrà percorrere la distanza tra Palermo e Catania in due ore, due ore e mezzo». I tempi? Una decina d’anni, con due miliardi già a disposizione e altri sette-otto ancora da individuare.
Dopo il taglio del nastro alla Stazione Centrale, alle 16:50 è partito il viaggio inaugurale lungo la tratta C con tappa al nuovo ponte sull’Oreto, alla stazione Guadagna e alla fermata in costruzione al Tribunale. All’arrivo alla stazione Lolli sono intervenuti il sindaco Leoluca Orlando, il governatore Rosario Crocetta, il commissario dell’ex Provincia Manlio Munafò e il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Erano presenti anche l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pistorio, il rettore Fabrizio Micari, l’ad di Italferr Matteo Triglia, il prefetto, il questore, deputati nazionali e regionali e consiglieri comunali. «Palermo ha ambizioni metropolitane – dice Delrio – e spero che anche l’ultima barriera di vicolo Bernava sia abbattuta presto. L’anno prossimo aumenteremo gli investimenti di Rfi del 50 per cento al 2014 e ricordo ai siciliani che abbiamo concluso il raddoppio Fiumetorto-Campofelice di Roccella (nove chilometri per una spesa di 200 milioni, nda) sulla linea Palermo-Messina, che beneficerà di un ulteriore investimento di un miliardo. Oggi – conclude – facciamo un altro passo per rendere meno complicata la vita dei palermitani: togliamo l’onere di stare ore incolonnati in auto».
«Palermo sta facendo una vera e propria cura del ferro – commenta Orlando -, una scelta chiara per la mobilità sostenibile, prima con il tram e oggi con la rinnovata metropolitana ferroviaria. Oggi Palermo si pone all’avanguardia in una scommessa per la mobilità, con un sistema sempre più integrato, fatto di tram, bus, car e bike sharing. E’ un sistema che ci pone all’avanguardia nel panorama nazionale per il cammino che abbiamo intrapreso: da fanalino di coda della mobilità intelligente stiamo diventando sempre più modello per una programmazione di medio e lungo termine. E speriamo di raggiungere presto l’intesa con Palazzo Chigi – conclude il sindaco – per altre tre linee del tram».
Resta aperta la questione del biglietto integrato Amat-Trenitalia. Una rappresentanza del comitato guidato dal consigliere di circoscrizione Dario Chinnici ha consegnato a Delrio una parte delle oltre tremila firme raccolte nelle scorse settimane. Un’iniziativa apprezzata anche dall’amministrazione attiva: «Abbiamo il comune dovere di dare ai cittadini strumenti e tariffe intelligenti per l’uso intermodale di tutti i mezzi – sottolinea l’assessore comunale alla Mobilità Giusto Catania -. Proprio per questo dobbiamo rilanciare il dialogo per giungere ad avere un biglietto unico integrato bus-tram-metropolitana».