I cantieri per la realizzazione delle nuove stazioni sono quasi ultimati e la Sis, azienda titolare dell'appalto, ha già avviato le procedure per i primi tagli al personale. Un passaggio previsto, ma non così in fretta, che mette in allarme i sindacati. «Si tenga conto di queste persone, servono interventi contro la disoccupazione»
Passante ferroviario, in arrivo circa 200 licenziamenti «Era previsto, Comune si impegni per l’occupazione»
I cantieri del passante ferroviario che già unisce la stazione centrale all’aeroporto di Punta Raisi per cui si stanno costruendo le nuove fermate cittadine, sono in dirittura d’arrivo. Tutto procede secondo i piani e la Sis, azienda che si occupa della realizzazione dell’opera, ha già comunicato i primi licenziamenti in vista dell’ultimazione dei lavori. «Toccherà a circa un terzo degli operai impiegati, quasi duecento su seicento». A dirlo è Paolo D’Anca, sindacalista della Filca Cisl Palermo-Trapani, che spiega come questo annuncio da parte dell’azienda sia arrivato, benché atteso, come un fulmine a ciel sereno.
«I primi a subirne le conseguenze saranno quelli assunti da poco – continua – Per loro l’ingresso in Sis è stato soltanto un sogno, alcuni avranno visto il cantiere per pochissimo tempo. Contavamo almeno di superare i prossimi mesi in tranquillità, ma la comunicazione così anticipata da parte dell’azienda ci ha spiazzati tutti». Tre giorni fa è scattato infatti il termine a 75 giorni entro cui il taglio del personale diventerà effettivo. «Sarà un’estate caldissima, con duecento disoccupati in più a Palermo. Una situazione insostenibile per cui si deve urgentemente trovare un rimedio».
I sindacati hanno anche avuto modo di confrontarsi con il Comune per discutere del nodo occupazionale. «Ho parlato con il vicesindaco Emilio Arcuri – prosegue ancora D’Anca – e mi ha confermato che il 18 luglio sarà presentato il progetto di altre tre linee del tram. Non possiamo che essere lieti di questa notizia, ma ci auguriamo che il Comune tenga conto degli operai che da poco hanno perso il posto di lavoro. Servono interventi forti contro la piaga della disoccupazione». Intanto se da una parte le ultime stazioni del passante sono quasi pronte per ospitare treni e passeggeri, sull’altro versante, quello della chiusura dell’anello ferroviario, i cantieri vanno avanti a rilento in attesa dei doppi turni previsti per settembre. Mentre dagli uffici comunali si etichetta come bufala la possibilità di un subentro della Sis al posto della Tecnis, che ha dovuto affrontare mille problemi dopo le inchieste giudiziarie. L’azienda del Nord, infatti, è arrivata terza nella gara per l’appalto dell’Anello, che se andrà avanti lo farà solo con il colosso catanese.