A Pasqua ritorna il caro voli: La «battaglia di civiltà» annunciata da Schifani non è stata vinta

Ancora una volta, è caro voli per la Sicilia a ridosso della Pasqua. «Il volo di sola andata Roma-Catania di giovedì 6 aprile parte da 369 euro, quello dalla capitale per Palermo da 253 euro». L’allarme che arriva puntuale, come ogni anno nei periodi in cui si avvicinano le festività da trascorrere in famiglia, è di Assoutenti. L’associazione a tutela dei consumatori ha realizzato uno studio per analizzare quanto costerà, quest’anno, viaggiare sia in aereo che in treno durante il periodo delle feste pasquali. Tra le tariffe più alte per volare, ci sono quelle per la Sicilia. «Gli ultimi dati Istat sull’inflazione di marzo – spiega il presidente nazionale di Assoutenti Furio Truzzi – dicono che i voli nazionali sono rincarati, rispetto allo scorso anno, del +71,5 per cento, mentre quelli internazionali segnano un +59 per cento». Aumenti che, a conti fatti, rendono i viaggi di rientro a casa «un salasso per gli studenti e i lavoratori fuorisede», denuncia il presidente dell’associazione.

Insomma, anche per queste festività non si è riusciti a fare in modo che i prezzi per spostarsi verso l’Isola fossero calmierati. Nelle scorse settimane, l’attenzione era già stata puntata sul tema anche da parte della politica regionale. Con il Movimento cinque stelle, in una nota firmata dalla deputata Jose Marano, che ha attaccato: «È giusto che i siciliani sappiano che a proposito del caro tariffe aeree, il governo Schifani ha annunciato alla stampa un ricorso all’Antitrust che, udite udite, sembrerebbe non esserci dai bollettini redatti settimanalmente dall’Antitrust». Un attacco rimandato al mittente dall’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Aricò che subito ha risposto che «l’istruttoria è stata avviata» e di avere anche le prove da poter mostrare. Al di là di quella tra i partiti, la vera battaglia resta quella contro il caro voli. Per provare a combatterla, a febbraio, la Regione ha puntato tutto su Aeroitalia. Una terza via tra Ita e Ryanair, le due compagnie accusate di fare cartello – soprattutto, appunto, in periodi di festività – con biglietti per voli diretti sull’isola che a volte hanno persino raggiunto i 500 euro.

Una decina di giorni fa, era stato il presidente della Regione Renato Schifani ad annunciare le prime tratte di Aeroitalia con tariffe eque presentandola come «una battaglia di civiltà». Che, però, a quanto pare, non è ancora stata vinta. Intanto, adesso anche da Assoutenti arriva un appello, questa volta rivolto al governo nazionale di «intervenire per vigilare sul comportamento delle compagnie aeree che effettuano collegamenti per le isole, Sicilia e Sardegna. A Trenitalia e Italo – conclude il presidente Truzzi – rivolgiamo un appello affinché, durante il periodo di Pasqua, aumentino il numero di treni nelle tratte Nord-Sud e il numero di biglietti a prezzi scontati per i passeggeri». 


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