La città rivive la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù Cristo attraverso le celebrazioni che nei secoli si sono tramandate fino a oggi. Anche le strade e le piazze di diversi centri come Prizzi, Mezzojuso, Piana degli Albanesi, Misilmeri e Valledolmo si accendono con i colori e i riti della tradizione
Pasqua 2016, le celebrazioni a Palermo e provincia Come si festeggia: da U’Ncontru al Ballo dei Diavoli
Con la domenica delle Palme, sono iniziate le celebrazioni liturgiche della Settimana Santa che a Palermo culmineranno nella Veglia Pasquale e nella Domenica della Resurrezione. Le celebrazioni si svolgeranno in Cattedrale e saranno presiedute dall’Arcivescovo Corrado Lorefice. Nel centro storico il rito attualizza il credo con le processioni del Venerdì Santo in occasione della morte di Cristo. Quattro le più importanti: quella dei Cocchieri, della confraternita di Maria SS.Addolorata, della Soledad e dei Cassari. In particolare alle ore 14,00 Confraternita Maria SS. Addolorata – Chiesa dei Panettieri, ore 16,00 Maria SS. Addolorata ai Cassari – piazza S. Giacomo La Marina, ore 16.30 Maria Dell’Itria dei Cocchieri – piazzetta Chiesa dei Cocchieri, ore 17,00 Chiesa San Nicola de Tolentino – Confraternita Maria SS. de la Soledad. Nella chiesa di Santa Caterina, a Partanna Mondello, si svolge la Sacra Rappresentazione della passione di Gesù Cristo. Alla veglia pasquale, alla mezzanotte nella chiesa di San Domenico c’è il rito della calata di la tila in cui il pesante telo che ha coperto l’altare maggiore viene giù i occasione della Resurrezione.
Ecco le processioni più caratteristiche in provincia. A Mezzojuso si festeggia con tradizioni e rito Greco- Bizantino, la Pasqua Arbëreshë. Anche la chiesa di Piana degli Albanesi, cristiana e cattolica, si distingue per il rito greco-bizantino. A Collesano, oltre alla processione del Cristo morto, celebrata la sera tardi del Venerdì Santo, nelle prime ore del mattino si dà vita ad una processione detta a Cerca. I cittadini si radunano in una chiesa per celebrare un rito in cui si rappresenta la ricerca del figlio da parte dell’Addolorata. A Corleone il venerdì santo partecipano alla processione numerosi membri delle confraternite Bianche, Il loro nome deriva dal colore del cosiddetto cammìsu, un lungo camice di lino indossato dai confratelli, che hanno il capo coperto da un cappuccio. A Misilmeri alcuni documenti notarili attestano che L’Incontro di Pasqua, il cosidetto U’Ncontru, avveniva già nel 1742. Anche a Petralia Sottana si rivive U ’Ncuontru. La Domenica di Pasqua, nelle vie e le piazze i simulacri del Cristo e della Madonna vengono condotti per le vie e fatti incontrare in un punto prestabilito. Stessa cosa anche a Valledolmo. A Prizzi, ultimo ma non meno importante, c’è il ballo dei Diavoli. Le maschere dei diavoli e della morte sono presenti nelle celebrazioni della domenica di Resurrezione: le forze del male vengono sconfitte per riaffermare la supremazia della vita sulla morte.