Nasce il nuovo movimento di Lombardo-Lagalla-Miccichè, che non ha ancora un nome e un simbolo: «Ma resteremo fedeli al centrodestra»

«Alla fine, una novità neanche troppo nuova». Parole di Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, uno dei tre alfieri dello strano trio composto insieme all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo e all’ex coordinatore regionale di Forza Italia ed ex presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, che a Palermo hanno presentato – senza presentarlo veramente – il loro nuovo movimento politico, partito, la loro nuova entità o quello che sarà, ma che al momento non è dato definire. «Ci sarà tempo e modo di presentarsi con un nome e un simbolo – dice Lombardo – Speriamo di conservare almeno la storica colomba dell’MpA».

E mentre alla vigilia della conferenza stampa c’era chi come il pentastellato Nuccio Di Paola vedeva nel progetto solista dei tre tenori come «una sfiducia al governo Schifani da parte della sua maggioranza», la smentita arriva in un batter d’occhio per bocca dello stesso Lombardo, che rassicura tutti: «Sarà un movimento comunque nell’area del centrodestra. Noi abbiamo votato insieme per candidati all’interno della lista di Forza Italia e da quando siamo nati abbiamo sempre gravitato nell’ambito del centrodestra, Gianfranco è stato il coordinatore di Forza Italia per quasi trent’anni, così come il sindaco di Palermo. Se si vuole dare sfogo alla fantasia, si definisca questa esperienza come si vuole, ma siamo nell’ambito del centrodestra, che ha un presidente della Regione, che è il nostro presidente della Regione. E Forza Italia, che ha in Sicilia il 24 per cento, la più alta del partito in Italia, potrebbe mai rinunciare alla presidenza della Regione o pensare a un candidato diverso?».

Ma il cosiddetto carico arriva da Lagalla: «Sono sempre definito come potenziale candidato alla presidenza della Regione, è bene togliersi il pensiero fin da subito: non ho intenzione di candidarmi, anche perché, in quanto sindaco uscente della mia città, avrei il piacere di tentare la corsa per un secondo mandato». Il resto è stato un lungo ricordo del passato, delle avventure politiche dei tre, delle volte che le loro strade si sono incrociate, della nascita dell’MpA di Lombardo e di Forza del Sud di Miccichè, che ha ribadito l’intenzione di non ricandidarsi. Il tutto di fronte a una sala piena in ogni ordine di posto, con gente proveniente dalla Sicilia, ringraziata gruppo per gruppo da Raffaele Lombardo e le prime file gremite di volti noti, dai deputati regionali autonomisti alle vecchie glorie come Totò Lentini, anche se il primo posto di fronte al tavolo dei relatori era occupato quasi a sorpresa da Giancarlo Cancelleri, ex candidato presidente della Regione per il Movimento 5 stelle, lo scorso anno transitato in Forza Italia. «Mi auguro che l’amico Cancelleri non sia qui solo per cortesia – dice Lombardo – ma che sia interessato al progetto».

Un progetto, lo hanno ribadito tutti e tre, che avrà comunque una vocazione elettorale, quindi è pronto a presentare liste e a concorrere alle elezioni. Nonappena avranno comunicato ai loro elettori che nome e su che simbolo fare la croce nel segreto della cabina elettorali.


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