I finanzieri della Compagnia di Partinico hanno denunciato l’amministratore di un’impresa attiva nel settore del commercio al dettaglio di ferramenta per il reato di manovre speculative su merci, avendo applicato un ricarico del 175%. Le fiamme gialle, nel corso di un intervento finalizzato a verificare la sicurezza dei prodotti commercializzati in questa fase emergenziale, hanno […]
Partinico, mascherine carissime: denunciato venditore
I finanzieri della Compagnia di Partinico hanno denunciato l’amministratore di un’impresa attiva nel settore del commercio al dettaglio di ferramenta per il reato di manovre speculative su merci, avendo applicato un ricarico del 175%. Le fiamme gialle, nel corso di un intervento finalizzato a verificare la sicurezza dei prodotti commercializzati in questa fase emergenziale, hanno posto la loro attenzione sugli esorbitanti prezzi di vendita applicati a mascherine FFP2 e visiere protettive assemblate e pubblicizzate sulle pagine di alcuni siti web e risultate, tra l’altro, prive del parere di conformità.
La successiva attività ispettiva ha permesso di constatare che l’amministratore della società imponeva un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello solitamente praticato sugli altri prodotti commercializzati. L’imprenditore aveva acquistato una fornitura di mascherine FFP2 al costo unitario di circa 2 euro rivendendole poi a 6 euro. Inoltre, applicava una pellicola di policristal a maschere dotate originariamente di una visiera a rete in nylon e destinate all’attività di giardinaggio, per un costo di 3,30 a prodotto, che poi rivendeva come visiere protettive, prevalentemente utilizzate in strutture sanitarie, al prezzo di 10 euro.
Un ricarico del 175% per le mascherine FFP2 e del 202% per le visiere protettive, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda che, invece, si attestavano generalmente tra il 50% e l’85%. L’amministratore della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Palermo per il reato di cui all’art. 501 bis (manovre speculative su merci) del codice penale punito con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 25.822 euro.