Partecipate, la Regione si tiene Siciliacque. Addio acqua pubblica?

Tra gli articoli della Legge di stabilità  (Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014) approvata nei giorni scorsi dall’Assemblea regionale siciliana, c’è quello che riduce il numero delle società partecipate (art.23). Provvedimento molto atteso considerata la gran pletora di enti inutili che finora hanno gravato sulla spalle dei contribuenti siciliani. Da 34 si passa ad 11, dando attuazione ad una legge (12 del 2010)  che già aveva previsto il taglio, o il ‘ piano di riordino’ come lo chiamano in gergo. A quanto ammonterà il risparmio non è del tutto chiaro in quanto i dipendenti (circa 6500 in tutto) delle società poste in liquidazione saranno assorbiti, previa delibera di Giunta,  da quelle rimanenti. Certo si risparmieranno risorse per affitti e funzionamento, il che non è trascurabile.

Le società considerate strategiche, quindi ‘salvate’ dalla scure sono: Azienda siciliana trasporti S.p.A. per l’area trasporti pubblici; ) Servizi ausiliari Sicilia S.c.p.a. per l’area servizi ausiliari di interesse generale;  Sicilia e servizi S.p.a. per l’area innovazione, attività informatiche e I.C.T. della Regione; Riscossione Sicilia S.p.A. per l’area servizi di riscossione dei tributi;  IRFIS FinSicilia S.p.a. per l’area credito; ) Sviluppo Italia Sicilia S.p.A. per l’area sviluppo;  M.A.A.S per il settore agro-alimentare;  Parco scientifico e tecnologico per l’area scientifica – tecnologica e della ricerca;  Servizi di emergenza sanitaria Sicilia Emergenza Urgenza Sanitaria S.c.p.a.; S.P.I. S.p.A per l’area gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare).

Last but not least, (nell’elenco dell’articolo della Legge di stabilità compare al numero 8, lettera h)  c’è “Siciliacque S.p.a. per l’area attività di captazione, accumulo, potabilizzazione, adduzione di acqua di interesse regionale”.

Ed è proprio su questa società che ci soffermiamo oggi.  Riservandoci di approfondire anche i piani del Governo per le altre partecipate. Desta qualche dubbio, e non di poco conto, la decisione del Governo Crocetta, approvata dall’Ars, di mantenere in vita, la società privata alla quale la Regione ha ceduto per quarant’anni, a titolo gratuito, le infrastrutture idriche realizzate negli ultimi 50 anni con i soldi dei contribuenti siciliani.

Per il Governo regionale di Rosario Crocetta Sicilacque spa rimane una società “strategica”.

Domanda: se la gestione dell’acqua, in Sicilia, deve tornare pubblica – lo  hanno affermato sia esponenti del Governo che della maggioranza, come  il PD -come mai nella  legge Finanziaria approvata, Siciliacque rimane “strategica”?

Si deve dedurre che, al contrario dei proclami, il Governo non ha nessuna intenzione di rispettare l’esito di un referendum plebiscitario del 2011 e la proposta di legge popolare che anche in Sicilia vuole reintrodurre la gestione pubblica dell’acqua?

Così pare.

Finanziaria, il Governo non ha ancora consegnato le tabelle con le spese
Ars, approvati tra mille polemiche Bilancio e Finanziaria
Il grande inghippo di Sicilacque spa

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Tra gli articoli della legge di stabilità  (disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2014) approvata nei giorni scorsi dall'assemblea regionale siciliana, c'è quello che riduce il numero delle società partecipate (art. 23). Provvedimento molto atteso considerata la gran pletora di enti inutili che finora hanno gravato sulla spalle dei contribuenti siciliani. Da 34 si passa ad 11, dando attuazione ad una legge (12 del 2010)  che già aveva previsto il taglio, o il ' piano di riordino' come lo chiamano in gergo. A quanto ammonterà il risparmio non è del tutto chiaro in quanto i dipendenti (circa 6500 in tutto) delle società poste in liquidazione saranno assorbiti, previa delibera di giunta,  da quelle rimanenti. Certo si risparmieranno risorse per affitti e funzionamento, il che non è trascurabile.

Tra gli articoli della legge di stabilità  (disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2014) approvata nei giorni scorsi dall'assemblea regionale siciliana, c'è quello che riduce il numero delle società partecipate (art. 23). Provvedimento molto atteso considerata la gran pletora di enti inutili che finora hanno gravato sulla spalle dei contribuenti siciliani. Da 34 si passa ad 11, dando attuazione ad una legge (12 del 2010)  che già aveva previsto il taglio, o il ' piano di riordino' come lo chiamano in gergo. A quanto ammonterà il risparmio non è del tutto chiaro in quanto i dipendenti (circa 6500 in tutto) delle società poste in liquidazione saranno assorbiti, previa delibera di giunta,  da quelle rimanenti. Certo si risparmieranno risorse per affitti e funzionamento, il che non è trascurabile.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]