La randagia è stata seppellita sotto un'aiuola della stessa area verde. Arrivata piccolissima, è stata adottata dai frequentatori dello spazio, in particolar modo dal barista del chiosco di via Leucatia e dalla volontaria Gabriella Livolsi. La cerimonia di collocazione della lastra si terrà la prima settimana di giugno
Parco Gioeni, una targa per la cagnetta Randy «Messaggio d’amore e rispetto per gli animali»
Il Comune di Catania accetta di collocare al parco Gioeni, su una colonnina, una targa raffigurante la cagnetta Randy, una randagia adottata dai frequentatori del parco e morta «naturalmente e serenamente» di vecchiaia all’età di 12 anni, lo scorso mese di marzo, nella stessa area verde. La cerimonia di collocazione della lastra si terrà in concomitanza con la Festa degli animali, nei primi giorni di giugno.
Randy è spuntata al parco Gioeni nel 2005, cucciola, e subito è stata adottata dai frequentatori abituali del giardino cittadino e dal barista del chiosco dell’ingresso da via Leucatia, lo stesso che l’ha trovata morta e che ha subito chiamato polizia e guardie ambientali. Tutti insieme hanno deciso di seppellirla in un’aiuola dove lei usava sempre mettersi a guardare le auto passare sulla via Leucatia. «La cagnetta è cresciuta serena, ma per natura concedeva le sue attenzioni solo a persone che conosceva bene , era schiva e un po’ selvatica. Ma felicissima,saltellava e correva in tutto il parco, giocava con i cani privati», racconta Amelia Impellizzeri, avvocata e scrittrice, che ha raccolto in un libro la storia della cagnetta catanese.
Chi, per tutta la sua vita, si è occupata di Randy è stata la volontaria Gabriella Livolsi: è lei che aveva fatto sistemare nel parco una casetta per la cagnetta, accanto alle altre della colonia felina di cui si occupa, con il supporto di altri cittadini. «Randy era amatissima e coccolatissima. Salute di ferro, mai stata male!», continua Impellizzeri. Alla cagnetta, accudita di continuo da chi le voleva bene, non mancava nulla: «Aveva pure le fialette antiparassitarie – aggiunge – Era stata fatta sterilizzare dal Comune su interessamento anche mio, prima di compiere un anno, e quindi non ha mai avuto cuccioli. Ed era amica dei gatti».
È proprio l’avvocata Impellizzeri, i primi giorni di aprile, a inviare all’amministrazione comunale una richiesta ufficiale per chiedere di potere mettere al parco Gioeni una targa per Randy. «Come messaggio d’amore e rispetto verso gli animali», si legge nella nota inviata dalla scrittrice a Palazzo degli elefanti. Poco tempo dopo a supportare Impellizzeri arriva la Lida (Lega italiana dei diritti dell’animale, sezione di Catania) che, insieme alla volontaria e «certi nel favorevole accoglimento della richiesta», inoltra la lettera all’assessore Rosario D’Agata.
L’ultima settimana di maggio avviene l’incontro con l’amministrazione comunale, che decide di accogliere la proposta. La data in cui sarà apposta la lastra (con foto) non è ancora certa, ma non dovrebbe superare la prima settimana del mese di giugno. La storia di Randy, intanto, è raccontata anche nel libro I nostri amici cantastorie – Green Hill eroismo e libertà di cui è autrice l’avvocata Impellizzeri (definita «la scrittrice degli animali»). Testo inserito nei progetti con le scuole a livello locale, regionale e nazionale, dall’Unione italiana dei ciechi e Centro cani guida e Polo d’autonomia nazionale Helen Keller di Messina. Alcune copie del libro con la storia della cagnetta saranno in vendita il giorno della collocazione della targa.