Ad azionare le ruspe i dipendenti di una ditta di Regalbuto confiscata alla mafia e sotto amministrazione giudiziaria. È solo il primo passaggio di una serie di abbattimenti in programma tra ottobre e novembre a Biancavilla e ad Adrano. Si tratta di case di villeggiatura costruite in zona C del Parco
Parco dell’Etna, abbattuta una villetta abusiva Nei prossimi mesi previste quattro demolizioni
Le ruspe sono entrate in azione, ieri mattina, nella zona Vigne di Santa Maria di Licodia. In contrada Cavaliere Bosco è stata abbattuta una villetta di oltre cento metri quadrati, realizzata in maniera abusiva – una decina di anni fa – nella zona C del Parco dell’Etna. È stata così data esecuzione a un provvedimento della procura di Catania, su precise indicazioni del magistrato capo Carmelo Zuccaro in sinergia con il coordinatore dell’ufficio demolizioni Angelo Brugaletta. Le operazioni sono partite alle 7.30 di ieri e continueranno nelle prossime settimane.
Sul posto erano presenti una trentina di uomini delle forze dell’ordine, oltre ai tecnici del Comune licodiese e agli operai dell’Enel. La villetta è stata realizzata nel 2003 e, tre anni dopo, una sentenza definitiva aveva giudicato l’edificio abusivo, oltre che costruito in una zona protetta. A seguire le operazioni di demolizione gli operai di una ditta di Regalbuto, un’azienda confiscata alla mafia e sotto amministrazione giudiziaria. Le operazioni di abbattimento dell’immobile dovrebbero durare per l’intera settimana.
Il proprietario dell’abitazione, residente a Biancavilla e assente ieri mattina, non ha messo in atto alcuna azione di protesta per bloccare il lavoro della ruspa. E lo stesso hanno fatto i suoi familiari, permettendo che le operazioni di demolizione si svolgessero nella massima tranquillità. Tuttavia l’immobile di Santa Maria di Licodia non è l’unico per il quale è prevista la distruzione: altre quatto costruzioni sono risultate abusive e, dopo che le sentenze sono passate in giudicato, saranno abbattute su disposizione della magistratura catanese.
Nel territorio etneo sono previste altre quattro demolizioni: si riprenderà lunedì 17 ottobre, per poi continuare il 24: saranno abbattuti due edifici nel territorio di Biancavilla, ricadenti nella zona C del Parco dell’Etna. Altre due demolizioni sono in programma il 7 e il 14 novembre, ad Adrano, sempre nella stessa area. Sono tutte costruzioni non adibite ad abitazione ma a villeggiatura.