Parchi giochi inclusivi, due progetti al boschetto e San Nullo Costeranno 180mila euro. Altalene con cesto e stop barriere

Diritto al divertimento dei bambini e piena accessibilità a chi ha delle difficoltà motorie, visive o altre forme di disabilità. Un binomio difficile da trovare in Italia all’interno dei parchi giochi. Gli spazi definitivi «inclusivi», dove tutti i bambini possono giocare insieme, sono una quasi rarità. Secondo il censimento del portale Parchi per tutti nella Penisola sono appena 88 e quasi tutti distribuiti al Nord. Presto a questo elenco potrebbero aggiungersene due a Catania, grazie a un progetto del Comune che prevedere la realizzazione di aree di questa tipologia all’interno del boschetto della Playa e del parco degli Ulivi. Affinché un parco giochi possa rientrare tra quelli inclusivi non devono esserci barriere architettoniche, sia per accedervi che per utilizzare le strutture. Quindi, per esempio, niente scale per usare uno scivolo e altalene con cesto a due o più posti per potersi divertire condividendo. Nei mesi scorsi la Regione siciliana aveva pubblicato un avviso pubblico per finanziare, con una somma di circa sei milioni di euro, giochi e parchi inclusivi. In tutto sono stati 165 i Comuni ammessi a finanziamento.

Il doppio progetto che riguarda il capoluogo etneo rientra nell’ambito del fondo per lo sviluppo e la coesione, per un importo complessivo di 180mila euro. Incaricato come responsabile unico del procedimento il geometra Salvatore Longo. Nei giorni scorsi la giunta ha dato il via libera al progetto esecutivo. L’obiettivo del parco giochi inclusivo, come si legge nella documentazione, «è quello di concedere l’accesso anche agli utenti ostacolati da deficit motori o sensoriali». La scelta del boschetto della Playa, con un’area complessiva che sfiora i 300mila metri quadrati, «è supportata dalla volontà di rilanciare un territorio ambientale unico nel suo genere, che, sebbene attualmente in condizioni di abbandono e degrado, ha ancora tanto da offrire sia ai suoi fruitori abituali sia per quel che riguarda lo sviluppo del turismo rupestre».

Il boschetto oltre all’abbandono nel 2019 ha dovuto fare i conti con un grave incendio. All’interno i percorsi «sono poco curati con arredi urbani degradati». Uno dei passaggi fondamentali per consentire al parco di essere definito inclusivo sarà la presenza di un’area parcheggio «indispensabile per consentire ai meno abili di poter raggiungere agilmente l’area gioco della nuova bambinopoli». Quest’ultima zona, stando al progetto del Comune di Catania, dovrà essere dotata di una «pavimentazione antitrauma drenante realizzata in gomma colata colorata certificata».

Specifici anche i giochi che andranno istallati. Si tratta di un’altalena cesto e di una doppia, un gioco composto con scivoli e un canestro a tre uscite. Per quanto riguarda gli arredi previste due panchine e altrettanti cestini porta rifiuti. Palazzo degli Elefanti ha previsto un’area inclusiva anche all’interno del parco degli Ulivi. Circa 35mila metri quadrati in via Concetta Bonaventura, in zona San Nullo e Trappeto nord. Inaugurato nel 2001 ma con l’area gioco esistente con «attrezzature ludiche vetuste a causa delle pessime condizioni e pertanto già dismesse». Il progetto del Comune prevede l’ampliamento della pavimentazione in colato di gomma, inglobando quella parte già esistente che si trova in buone condizioni, fornitura e posa di giochi inclusivi e il ripristino della rampa d’accesso con una pendenza inferiore all’otto per cento. Tra i giochi previsti, come al boschetto della Playa, ci sarà un’altalena in alluminio con cesto e un canestro a tre uscite.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo