«Può contribuire alla progressiva pedonalizzazione e rigenerazione del centro storico»: così l'urbanista Maurizio Carta valuta positivamente la notizia dell'avvio della gara per la struttura multipiano che consentirà la creazione di 125 posti auto e 25 per le moto
Parcheggio Di Cristina, l’approvazione dell’esperto «Strategico per il percorso Unesco e per il Civico»
Un parcheggio multipiano pubblico con la realizzazione di 120 posti auto e 25 per le moto, che potrebbe snellire di molto il traffico da e nel quartiere Ballarò: la struttura, che dovrà sorgere sul fronte Sud dell’Ospedale dei bambini Di Cristina, a servizio soprattutto del nosocomio ma anche degli abitanti della zona che finalmente potranno evitare di contendere ai pazienti i posti auto. Ma che impatto potrebbe avere un progetto del genere, in cui l’inizio dei lavori è previsto per il 2018, su una città che vuole puntare sul turismo e sulla mobilità?
«Non conosco il progetto se non per qualche immagina vista in rete – esordisce Maurizio Carta, professore di Urbanistica all’Università di Palermo -. In linea generale e dal punto di vista strettamente urbanistico un parcheggio in quell’area non solo è strategico per il vicino itinerario Unesco ma può contribuire a desaturare l’area del traffico veicolare e della sosta anche per le aree limitrofe concorrendo in maniera efficace alla progressiva pedonalizzazione e rigenerazione del centro storico, soprattutto dell’Albergheria che ha bisogno di una politica integrata di rilancio».
Un polmone urbano, insomma, che potrebbe far respirare una città che in quelle zone è fortemente congestionata. Ma non solo, l’impatto potrebbe essere diffondersi a catena. «Il parcheggio inoltre può agevolare anche il progetto a più lungo termine di migliore fruibilità del vicino Ospedale Civico – aggiunge l’esperto – facilitandone l’accesso con mezzi meno inquinanti e impattanti e costituendo il primo nucleo della necessaria integrazione funzionale tra i due poli ospedalieri, Civico e Policlinico, su cui si sta lavorando con progetti e studi di fattibilità tra Università, Azienda e Comune».