Parcheggiatori, una community contro gli abusivi della sosta Segnalazioni su tariffe, minacce e danneggiamenti alle auto

La geolocalizzazione e la tariffa richiesta, ma anche le possibili ripercussioni personali o alla macchina. Sono tutti i dati raccolti dal portale e dall’applicazione Parcheggiatorila community «del parcheggio sicuro». Creata da un giovane napoletano, Pasquale Mauriello, al quale si sono aggiunti i romani Fabio Ranieri e Antonio Puledda, l’idea «è nata tre anni fa», racconta Mauriello. «È iniziata come provocazione sul problema dei parcheggiatori abusivi: si è passati da un servizio fatto da persone che per sbarcare il lunario facevano parcheggiare a un fenomeno estorsivo, dove la loro presenza fa capire che ci sono delle conseguenze per chi non paga». 

Le segnalazioni provengono da tutta Italia. La Sicilia è la seconda regione con più indicazioni dopo la Campania; Catania, a sua volta, è la città con il maggior numero di parcheggiatori, oltre 260, seguita da Palermo. Quello che è partito quasi come uno scherzo, nel tempo ha acquisito un suo pubblico di riferimento e anche autorità. Tanto che l’amministrazione di Napoli ha avviato una partnership con il portale. «Il Comune segnalerà gli interventi fatti, anche in tempo reale», afferma Mauriello. Che definisce quella contro i parcheggiatori abusivi «una guerra dove la polizia parte svantaggiata, perché non c’è una norma di supporto». 

Il portale nelle prossime settimane si rinnoverà, aprendo singoli spazi alle città che ne faranno richiesta. L’ideatore del progetto si dice disponibile ad altri collegamenti con enti e associazioni: «Siamo aperti anche ad altri territori; ci allargheremo alle città dove il problema è più sentito». L’idea è quella di trasformare il sito in un servizio che offra informazioni a 360 gradi sulla mobilità, «segnalando anche parcheggi e strutture private». 

Al momento, però, il tratto distintivo del sito e dell’applicazione mobile a esso collegato riguarda gli abusivi. La compilazione del form è semplice anche tramite smartphone. Basta inserire l’indirizzo, spostare il segnalibro sul punto preciso della mappa, indicare il prezzo richiesto per la sosta (uno, due, tre euro o il classico «‘na cosa a piacere»). Poi si possono selezionare i servizi aggiuntivi alla persona – come bestemmie, minacce e percosse – o all’auto: rigatura portiera, foratura pneumatici, ammaccatura carrozzeria, rottura specchietti, frantumazione vetri. «Non possiamo indicare i nomi delle persone, che sono quasi sempre le stesse, per ragioni di privacy. Ma sono resi riconoscibili attraverso una storta di rating. Può sembrare una provocazione, ma serve a dare il senso della pericolosità della persona in questione».

In città il maggior numero di indicazioni riguarda le vie del centro, anche se non mancano gli abusivi in provincia. Dal perimetro attorno al castello Ursino a piazza San Placido, dove è bene fare attenzione ai graffi alle portiere. Immancabili le segnalazioni nelle vicinanze degli ospedali (in piazza Santa Maria di Gesù meglio tenere d’occhio le ruote) e nelle sedi universitarie, villa Cerami e monastero dei Benedettini soprattutto. Nella zona della Playa maggiore concentrazione di parcheggiatori dediti alle minacce, in piazza Europa si concentrano invece i virtuosi delle parolacce. 

Carmen Valisano

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