Il pane trapanese, la pizza rianata e il cous cous. Anzi, il cuscusu. Tre simboli della provincia siciliana, adesso riconosciuti. Il Comune di Trapani ha infatti adottato i primi tre disciplinari De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine). Uno strumento per valorizzare le produzioni tipiche locali, ma anche il ruolo e le professionalità delle imprese artigiane del territorio […]
Pane trapanese, pizza rianata e cous cous: arriva il marchio di originalità (dagli ingredienti alle ricette)
Il pane trapanese, la pizza rianata e il cous cous. Anzi, il cuscusu. Tre simboli della provincia siciliana, adesso riconosciuti. Il Comune di Trapani ha infatti adottato i primi tre disciplinari De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine). Uno strumento per valorizzare le produzioni tipiche locali, ma anche il ruolo e le professionalità delle imprese artigiane del territorio comunale, custodi di quelle tradizioni. Ogni disciplinare stabilisce requisiti e condizioni necessarie affinché i prodotti possano essere riconosciuti e commercializzati con la certificazione De.C.O. E ogni documento contiene anche riferimenti storici, materie prime da utilizzare, modalità di preparazione e trasformazione, e indicazioni sulla commercializzazione.
Presto il registro De.C.O. Trapani Western Sicily

Con l’adozione di questo strumento, si tenderà così ad attestare l’origine del prodotto e i produttori verranno inseriti in appositi registri. Sarà lo Sportello unico Attività produttive del Comune di Trapani a gestire il registro pubblico per i prodotti del territorio comunale che ottengono le De.C.O. Trapani Western Sicily. L’iscrizione nel registro varrà ad attestare la tipicità del prodotto o la sua tradizionale lavorazione, la composizione e le di produzione, stabilite appunto dal disciplinare. E le imprese che hanno ottenuto il diritto di utilizzare il marchio De.C.O. L’assessore comunale alle Politiche agricole Giuseppe Pellegrino e il sindaco Giacomo Tranchida affidano la loro soddisfazione a un post sul social network Facebook, sperando che, grazie alla De.C.O., venga valorizzata anche la produzione della materia prima: il grano duro siciliano utilizzato sia in forma di farina (per rianata e pane) che di semola (per il cuscusu).
Le ricadute per la filiera
La Cna di Trapani, tramite il suo segretario Giuseppe Cicala, esprime apprezzamento e una speranza: «Che anche gli altri Comuni della provincia intraprendano percorsi analoghi, così da promuovere e tutelare le rispettive tradizioni culinarie e rafforzare l’immagine agroalimentare del territorio». Ricordando come la Cna Sicilia abbia già avviato l’iter per il riconoscimento del cous cous trapanese come Specialità tradizionale garantita (STG). Un marchio comunitario che tutela ricette e metodi di lavorazione storicamente consolidati, con l’obiettivo di contribuire alla diffusione internazionale e al rafforzamento della filiera produttiva locale. «Accrescendo la competitività del territorio, anche in chiave turistica», concludono.