Palermo, Zamparini e la società in visita da Biagio Conte «Felice di essere qui. Il fallimento? Sereno e addolorato»

«Sono molto felice di essere qui, ho trovato l’amore dei poveri. Sono felice di aver ricevuto quest’invito da Biagio Conte». Maurizio Zamparini commenta così la visita della società rosanero alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte in via dei Decollati. Il patron del Palermo era accompagnato dalla moglie Laura Giordani e da un amico che si occupa di organizzazioni umanitarie e che sarebbe disposto a investire sulla struttura di via dei Decollati. «Ci prendono per pazzi, ma noi due – prosegue Zamparini in versione quasi mistica – parliamo con gli Arcangeli ed è un invito a tutti a fare la stessa cosa, loro rispondono e basta chiedere. Ogni volta che vengo qui mi si riempie il cuore. Bisogna capire l’importanza di questo personaggio straordinario, che fa del bene e trasmette amore». Nel corso dell’incontro, il presidente ha affrontato tante tematiche, a partire dall’istanza di fallimento: «Sono estremamente sereno, ma sono anche addolorato per l’immagine che dipingono di me. La questione è in mano al Tribunale. Ho fiducia nella giustizia e la Procura di Palermo è una Procura di eccellenza. Sono convinto che lì siano arrivati dei documenti non veritieri. Questa è una brutta Italia, mi ha addolorato molto il fatto di essere dipinto come un delinquente perché io non ho mai rubato neppure un euro. Anche la Finanza è arrivata a casa mia come se nascondessi della droga. Chi mi conosce però sa che persona sono».

Dopo la visita a Biagio Conte, Zamparini si è spostato insieme alla moglie per il pranzo. Dopodiché si è recato in sede con il presidente Giammarva per guardare i conti della società. Nel pomeriggio, prevista una visita al Tenente Onorato per un saluto alla squadra alle prese con l’allenamento e infine spostamento in aeroporto per tornare in Friuli. Altro argomento rilevante, quello relativo alla cessione della società: «Mi sento quasi quotidianamente con Cascio – spiega il patron –, ma da domani ospiterò per due giorni un rappresentante di investitori russi che viene da Londra. Le notizie sulla società comunque non mi hanno fatto bene e mi hanno fatto un danno enorme a livello internazionale e anche economico, bloccando le trattative che erano in corso. C’è un piano d’azione delineato, loro prenderebbero il pacchetto di maggioranza e io resterei come consulente». La linea d’azione è già definita: «Per i nuovi investitori sarà importantissimo investire nelle strutture e nel potenziamento della squadra, per riportare il Palermo in Europa, dove merita di stare». E il patron non ha neppure dimenticato Baccaglini, con il quale la trattativa non è andata in porto: «Con Baccaglini la storia è chiusa e i miei avvocati sono già al lavoro per fargli causa. Non ci sono più i presupposti per andare avanti con lui».

Tra una ventina di giorni aprirà la sessione invernale di calciomercato: «Sono già stati definiti gli acquisti di un centrocampista e due attaccanti. Guardando la vittoria di Bari, però, magari non avremmo così tanto bisogno di bomber. Nestorovski – prosegue Zamparini – resta per noi un attaccante molto importante che ci servirà tantissimo». Il patron rosanero dice anche la sua sull’allenatore: «Il segreto del Palermo sono Tedino e il suo staff. Sono molto contento perché lavorano con grande professionalità, umiltà e amore e uno dei grandi meriti è quello di aver rivitalizzato giocatori che erano calati come Jajalo, Chochev e Trajkovski che sono tornati a livelli di serie A. Quest’estate Tedino, in ritiro, mi disse che il giocatore più forte era Balogh. Cercare di renderlo competitivo è una delle sue scommesse e dei suoi obiettivi». Inoltre Zamparini ha avuto un filo diretto prima della trasferta di Bari: «Trajkovski è un ragazzo buonissimo, il problema è un po’ di continuità. Coronado è un grandissimo giocatore, un vero leader tecnico. È un elemento che ha bisogno di spazi e forse giocare da mezzala può essergli congeniale. Prima della partita di Bari ho mandato un messaggio a tutta la squadra dicendogli che dovevamo vincere e tutti mi hanno risposto».

Sulla possibilità che il Palermo fallisca, il patron guarda avanti: «Io sono sereno, guardandomi allo specchio io sono e resto Maurizio Zamparini. So bene che persona sono, sarebbe una tragedia soprattutto per voi, sarei addolorato per tutti i palermitani». Infine, Zamparini (sempre pronto a scommettere sulla vittoria del campionato con dieci punti di vantaggio, ndr) ha detto la sua anche su Dybala, bacchettato da Nedved per alcune vicende sulla vita privata: «Quando si passa dai 400mila euro d’ingaggio ai dieci milioni possono esserci degli squilibri. Marotta e Allegri stanno facendo un ottimo lavoro, ma Dybala è un ragazzo che ha bisogno di entusiasmo». Presente all’incontro anche il presidente rosanero Giovanni Giammarva: «Sono molto emozionato, l’unico messaggio che mi sento di dare è di andare avanti in maniera serena, perché la serenità è tutto». Il ds Fabio Lupo si è invece fatto portavoce del messaggio della squadra e dello staff tecnico: «Sono contento di essere qui, in un luogo dove si piantano quotidianamente serenità e speranza. Anche noi piantiamo la speranza, cosa che però non è paragonabile a quella di qui perché la nostra è decisamente più frivola. Anche noi però possiamo dare un contributo di felicità».


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