In attesa delle visite mediche, il club rosanero ha formalizzato l'acquisto del centrocampista offensivo classe 1997 proveniente dal Puskas Academy. La formula è quella del prestito con obbligo di riscatto. Dopo la trafila nelle rappresentative giovanili ha già varcato la soglia della Nazionale maggiore
Palermo, soffia il vento dell’Est Arriva il talento ungherese Sallai
Nel Palermo 2016-17 Norbert Balogh non sarà l’unico «rappresentante» dell’Ungheria. L’attaccante magiaro, attualmente ai box a causa dell’infortunio muscolare rimediato in ritiro, avrà come compagno di squadra il connazionale Roland Sallai, diciannovenne centrocampista offensivo proveniente dal Puskas Academy. Dopo l’arrivo del difensore serbo Rajkovic e quello imminente dell’esterno sinistro della Nazionale norvegese Aleesami, il club rosanero effettua un altro movimento in entrata. In attesa delle visite mediche previste nei prossimi giorni, Sallai è già ufficialmente un giocatore del Palermo. L’operazione – comunica attraverso una nota la società di viale del Fante – è stata perfezionata sulla base di un prestito da 300 mila euro con riscatto obbligatorio fissato a 2,5 milioni.
Il profilo di Sallai corrisponde all’identikit dei giocatori funzionali alle esigenze della società. Giovani da valorizzare (e non importa se siano italiani o stranieri) e sui quali investire soprattutto in prospettiva futura. Membro di una famiglia con il calcio nel dna (il padre Tibor è stato centrocampista mentre lo zio Sandor si è messo in luce come difensore vincendo cinque campionati ungheresi e partecipando ai Mondiali di Spagna del 1982 e Messico 1986), il neo-acquisto rosanero è considerato dagli addetti ai lavori uno dei talenti più interessanti nel panorama calcistico ungherese. Si tratta di un jolly offensivo rapido, dotato di buona tecnica e un certo feeling con il gol. Etichetta che l’astro nascente classe 1997 ha legittimato soprattutto nelle ultime due stagioni nelle quali ha collezionato quasi 50 presenze con il Puskas Academy. Un vero e proprio trampolino di lancio verso la Nazionale maggiore, l’apice di un percorso introdotto dall’exploit con l’Under 15 alla Nike Premier Cup e proseguito tra i fuochi di artificio con le brillanti esperienze vissute con l’Under 18 e 19 prima della chiamata nell’Under 20 con cui ha disputato il Mondiale di categoria nel 2015.