Palermo se ci sei batti un colpo Al Barbera arriva il Milan

Il momento è delicato e lo conferma il blitz in città del presidente Zamparini, arrivato a Palermo mercoledì sera per stare vicino alla squadra e al tecnico, chiamato a trovare l’antidoto giusto ad una crisi sancita dalle due sconfitte consecutive, dai soli due punti ottenuti nelle ultime cinque giornate e da un digiuno dal gol che dura ormai da quattro partite. La sosta avrà dato nuove energie ad un Palermo certamente involuto rispetto a quello brillante ammirato per lunghi tratti in questo campionato? La risposta la darà la gara contro il Milan in programma domani alle ore 15 al Barbera. Un match (valido per la decima giornata del girone di ritorno) che darà ulteriori indicazioni sullo stato di salute e sulle prospettive della compagine di Iachini. A dieci turni dalla fine del campionato, i rosa si trovano davanti ad un bivio: dare un senso alla stagione provando ad alzare l’asticella dopo avere ipotecato la salvezza o vivacchiare nella terra di nessuno rischiando di rimanere impelagati nella palude dell’anonimato.

«Speriamo di ritornare alla nostra dimensione, dimenticare le nostre preoccupazioni sapendo di essere una squadra forte e in grado di fare risultato contro tutti – auspica il numero uno del club di viale del Fante intervistato dal sito ufficiale – Ho una grande fiducia in Iachini che sa trovare la strada giusta, soprattutto nei momenti di difficoltà». 

Zamparini, che domani dovrebbe incontrare anche Pierpaolo Triulzi, agente di Dybala, ha le idee chiare sul Palermo della prossima stagione. Una squadra priva del gioiello argentino, il pezzo da novanta che fa gola a diversi club. L’Arsenal ha ridimensionato il proprio interesse mentre in Italia la pole-position della Juventus è insidiata dall’Inter la cui dirigenza, pressata dal tecnico Mancini, sarebbe disposta a mettere sul piatto 30 milioni: «Sto costruendo la squadra per l’anno prossimo, ovviamente senza Dybala, ma con altri giocatori per rinforzare la squadra e renderla di ottimo livello perché intendo mirare alle coppe – ha aggiunto Zamparini – Se Vazquez resta? Io spero di sì ma se arrivasse l’offerta di un grande club non sarei certo io a tarpargli le ali». 

C’è comunque un presente con il quale fare i conti e il presente si chiama Milan. Nel bagaglio dei rosanero non manca la voglia di stupire, quella molla che all’andata ha consentito alla squadra di conquistare una vittoria prestigiosa a San Siro e che spingerà la formazione di Iachini anche domani. «Ultimamente non abbiamo raggiunto risultati importanti, ma sappiamo anche di aver disputato un grande campionato fino ad ora conquistando punti che ci danno un po’ di tranquillità – ha dichiarato Dybala alò quotidiano ‘Dia a Dia’ – Non possiamo rilassarci, quello è sicuro».

La gara contro i rossoneri, per la quale si sta registrando una prevendita fiacca complice il caro-prezzi, presenta delle difficoltà ma superare l’ostacolo non è impossibile. Il Milan è in ripresa e vorrà dare continuità al successo interno contro il Cagliari ottenuto prima della sosta ma resta una squadra vulnerabile. L’affermazione contro i sardi non può avere cancellato con un colpo di spugna i problemi della compagine guidata da Inzaghi che sta disputando un campionato al di sotto delle aspettative e che è in netto ritardo sulla tabella di marcia in chiave europea. 

Il Diavolo, insomma, merita rispetto ma non può e non deve fare paura. I giocatori con più qualità (su tutti Menez, al secondo posto nella classifica marcatori della serie A assieme a Icardi) si accendono ad intermittenza e Inzaghi, che all’andata ha subìto una lezione tattica da Iachini, non ha ancora l’esperienza necessaria per imporsi in un club esigente e prestigioso come quello presieduto da Berlusconi. Che peraltro non è più una certezza alla luce degli ultimi sviluppi sul fronte societario in base ai quali il patron sarebbe pronto a vendere il 75 per cento della società ad un acquirente cinese. E’ un Milan in una fase di transizione e questa squadra, lontana anni luce dai tempi d’oro impreziositi da scudetti e titoli in Europa, è alla portata del Palermo che, oltretutto vanta nel recente passato una tradizione favorevole tra le mura amiche contro i rossoneri. «Bisogna stare molto attenti – ha spiegato Iachini – il Milan è una squadra di qualità e a gennaio si è ulteriormente rinforzata. E’ bene organizzata, con obiettivi importanti, e ci sono giocatori che possono spaccare la partita con una sola giocata, ma noi vogliamo fare una grande gara davanti ai nostri tifosi e dare nuovamente continuità al nostro percorso». Iachini ha avuto nei giorni scorsi un confronto con il presidente Zamparini: «Siamo stati a cena insieme, penso però che in questo momento sia prematuro parlare di futuro. Vogliamo restare concentrati sul campionato anche perché questi rumors sul mercato ci hanno fatto male. Ci sarà tempo per parlare di strategie future. Fa piacere che altre società apprezzino il mio lavoro ma io ho un contratto qui (fino al 2016 con opzione per un altro anno, ndr) e, allo stato attuale, mi vedo ancora a Palermo, un piazza dove sto bene». 

Iachini non ha ancora scelto il vestito che indosserà l’undici anti-Milan. Il tecnico, che in difesa ritrova Gonzalez out nelle ultime tre partite per un infortunio muscolare, è tentato dalla formula che prevede Vazquez trequartista a supporto del tandem Dybala-Belotti (4-3-1-2) ma non scarta altre opzioni come la conferma del modulo ad “albero di Natale” (4-3-2-1) con Quaison e Vazquez sulla trequarti dietro una sola punta (Dybala) e il ritorno al 3-5-1-1 per creare superiorità numerica sia in difesa che a centrocampo. 

Nella lista dei 24 convocati, priva degli indisponibili Bentivegna (affaticamento muscolare) ed Emerson (trauma distorsivo alla caviglia destra), figura anche l’attaccante classe ’96 della Primavera, La Gumina, alla prima convocazione in prima squadra. 

Al di là del calcio giocato, intanto, il Palermo continua a monitorare altri fronti come quello relativo ai contratti. Nei prossimi giorni prolungheranno il loro “matrimonio” con il club rosanero Morganella, out fino al termine della stagione, e il baby Bentivegna, entrambi fino al 2019. Passi avanti anche nella trattativa per il rinnovo di Lazaar e la presenza in città del suo agente (Andrea Cattoli) è in questo contesto un segnale positivo.


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