Palermo, prorogati i contratti ai precari. Raccomandati dalla politica?

GRAZIE A DIO, IN MATERIA DI CONCORSI PUBBLICI, LA COSTITUZIONE ITALIANA CONTINUA A ESSERE IGNORATA!

“Il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo, rivolto a garantire la proroga, per altri 5 anni, dei contratti di lavoratori ex Lsu, che intrattengono con l’amministrazione un rapporto di lavoro a tempo determinato”.

Lo rende noto il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, che aggiunge: “Si tratta di 612 dipendenti, di cui circa 200 vigili urbani, che da oltre 15 anni anni lavorano per il Comune. Questo provvedimento è stato approvato in attuazione di precise disposizioni di legge, che consentono, in deroga alla precedente normativa, la continuità di questi rapporti di lavoro, garantendo, da un lato, i livelli occupazionali, ma altresì evitando di disperdere soprattutto una professionalità acquisita, esperienzee competenze”.

“Buona parte di questi lavoratori sono tecnici, ingegneri dotati di laurea – sottolinea Spallitta- Credo che quella del precariato di lunga durata rappresenti una piaga per la società, che lede la dignità e i diritti dei lavoratori e che, tra l’altro, contrasta con precise disposizioni dell’Ue, che vietano anche per gli enti pubblici la proroga di contratti a termine per oltre 36 mesi”.

“Con riferimento a questo personale, il passaggio successivo – conclude- dovrà essere risolto dal legislatore e rivolto alla possibilità di una stabilizzazione di questo personale e alla ridefinizione degli orari di lavoro. Si tratta di dipendenti part time, con stipendi tra 600-800 euro al mese, senza possibilità di progressione, scatti di anzianità e indennità, pur in presenza di mansioni equivalenti a quelle svolte da altri dipendenti comunali. In un momento di grande crisi non si può che essere soddisfatti di questa proroga, in mancanza della quale si sarebbe determinata un’ulteriore fetta di disoccupazione con gravi ripercussioni, anche, su centinaia di nuclei familiari”.

Nota a margine

Siamo d’accordo con Nadia Spallitta: il precariato è una piaga della società. Soprattutto in Sicilia. Soprattutto per la maggioranza dei giovani siciliani che non sono riusciti a diventare precari per mancanza di raccomandazioni. Il nostro ‘augurio’ è che il Comune di Palermo, la Regione e tutti gli altri entri pubblicità della Sicilia continuino a fottersene della Costituzione italiana, che prevede – però solo per i coglioni – il concorso pubblico per entrare nella pubblica amministrazione. Lunga vita e tante stabilizzazioni ai precari raccomandati… 


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