È durata cinque ore la nota del direttore di dipartimento amministrativo Vincenzo Spera dell’ospedale Civico di Palermo in cui invitava il personale del dipartimento amministrativo dell’azienda a non indossare abiti succinti o trasparenti o con spalle scoperte e scollature marcate. Spera alle 9 aveva protocollato la nota che recitava: «non sono appropriati abiti succinti o eccessivamente informali», […]
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Vincenzo Spera: «niente abiti trasparenti e scollature in ospedale», bufera al Civico di Palermo
È durata cinque ore la nota del direttore di dipartimento amministrativo Vincenzo Spera dell’ospedale Civico di Palermo in cui invitava il personale del dipartimento amministrativo dell’azienda a non indossare abiti succinti o trasparenti o con spalle scoperte e scollature marcate. Spera alle 9 aveva protocollato la nota che recitava: «non sono appropriati abiti succinti o eccessivamente informali», segnalando l’inopportunità di portare scollature marcate, esibire «spalle scoperte, abiti trasparenti o abbigliamento che possa risultare inadeguato al decoro dell’ufficio». Una nota giustificata dalle numerose segnalazioni arrivate al suo ufficio.
La nota è stata annullata in autotutela alle 14 dal direttore generale Walter Messina, da quello sanitario Domenico Cipolla e dal superiore di Spera, il direttore amministrativo Vincenzo Barone. «La nota non è condivisa nei suoi contenuti, non autorizzata dal rappresentante legale, non soggetta alla direzione amministrativa e neppure sottoposta a nostra preventiva visione. Ci scusiamo per il disguido e stigmatizziamo qualunque forma di violenza o donne pregiudizio sessista contro le lavoratrici a cui va il nostro affettuoso pensiero».