Il consiglio comunale di palermo si accinge ad avviare lesame del piano urbano generale del traffico (pgtu), strumento previsto dal codice della strada. Largomento è complesso, visto che si parlerà di salute, sicurezza e mobilità cittadina.
Palermo, in Consiglio comunale arriva il Piano traffico (di Cammarata)
Il Consiglio comunale di Palermo si accinge ad avviare lesame del Piano urbano generale del traffico (Pgtu), strumento previsto dal Codice della strada. Largomento è complesso, visto che si parlerà di salute, sicurezza e mobilità cittadina.
Di fatto, a Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale del capoluogo dellIsola, tanto per cambiare, arriva un Piano urbano del traffico redatto dalla passata amministrazione comunale di Diego Cammarata. Non è la prima volta che lattuale Consiglio comunale esamina atti della vecchia amministrazione. E stato così per molte cose, a cominciare dallo scandaloso Piano particolareggiato di via Trabucco. Una speculazione commerciale vergognosa che il vecchio Consiglio comunale e la vecchia amministrazione non hanno avuto la dignità e il coraggio di approvare. Problemi che non si è posto lattuale Consiglio comunale che invece lha ‘digerito’ e approvato.
Sono in tanti, adesso, a chiedersi che cosa succederà con questo Pian del traffico la cui impostazione penalizza i cittadini. Non convince affatto la creazione di vaste macroaree – Zone a traffico limitato (Ztl) – con possibile introduzione di tariffe per il transito.
In un momento di crisi come quello attuale – ci dice Nadia Spallitta, vice presidente vicario di Sala delle Lapidi, una delle poche persone serie in un Consiglio comunale molto ‘particolare’ – ritengo che non sia opportuno introdurre nessuna forma di regime tariffario per lingresso nelle Ztl, anche alla luce della loro estensione.
Tra laltro – aggiunge la vice presidente del Consiglio comunale – se lo scopo delle Ztl, è la riduzione dellinquinamento, il pagamento di una tassa non lo ridurrebbe.
Il dibattito sul Piano del traffico dovrebbe fornire loccasione a questo scombiccherato Consiglio comunale per affrontare la questione delle strisce blu. Molte delle strisce blu che invadono la città sono illegittime, perché sono state realizzate se avere assicurato ai cittadini i parcheggi gratuiti. Ma siccome Palermo, al di là delle chiacchiere, resta la città di Vito Ciancimino, nessuno fa caso a questa ulteriore penalizzazione a carico dei cittadini.
Sulle strisce blu – ci dice ancora Nadia Spallitta – credo che ci sia qualcosa da rivedere. Il Piano potrebbe comportarne lestensione con un ulteriore aggravio di costi per i cittadini. Un correttivo potrebbe essere la previsione di altrettante aree di parcheggio gratuite (cosiddette strisce bianche), che allo stato sembra mancare.
In secondo luogo – prosegue la vice presidente del Consiglio comunale – a questo provvedimento non è allegato un Piano completo e dettagliato dei parcheggi e non è inserito alcun collegamento con il progetto del Tram, per cui non è ben chiaro quali siano le effettive ricadute sul sistema del traffico veicolare. Da questo punto di vista, latto, a mio avviso, deve essere integrato.
Secondo Nadia Spallitta, con riferimento alle pedonalizzazioni di ampie aree del Centro storico, inoltre, dovrebbe prevedersi, fin da ora, lintroduzione di servizi di navetta e di trasporto anche con minibus per garantire lo spostamento di residenti e turisti, incentivando, altresì, luso della bicicletta e verificando nelle aree pedonalizzate la creazione di percorsi ciclabili, che allo stesso tempo dovrebbero essere rivisitati per lintero territorio cittadino.
Il Piano dovrebbe affrontare meglio la segnaletica e la sicurezza, prevedendo, il rifacimento di quella esistente. Per queste finalità – dice sempre Nadia Spallitta si dovrebbero utilizzare parte delle risorse provenienti dalle sanzioni amministrative. Credo che sia importante e utile avviare la discussione in Consiglio comunale su questo provvedimento, necessario e utile per la mobilità, la salute e leconomia locale, anche perché Palermo sconta un ritardo di oltre 20 anni, valutando la possibilità che correttivi e integrazioni, vengano apportati su mandato del Consiglio, anche nella fase attuativa del Pgtu.