Aurelio Scavone, capogruppo del Mov 130, il movimento politico che fa capo al sindaco Leoluca Orlando, spiega che è stato risolto il problema che teneva con il fiato sospeso un migliaio di lavoratori del Comune. «Nessun problema per le società partecipate»
Palermo, in arrivo da Roma 36 milioni di euro per il Coime Stasera la maratona per approvare il Bilancio 2014
«Si è risolta positivamente la questione Coime. A Roma hanno capito che non potevano creare problemi enormi a Palermo e a Napoli. Le risorse finanziarie sono già state stanziate e arriveranno a giorni». La notizia la dà Aurelio Scavone, capogruppo del Mov 139 al Consiglio comunale di Palermo, il movimento politico che fa capo al sindaco Leoluca Orlando. Una novità che arriva proprio mentre sala delle Lapidi si accinge alla lunga maratona notturna che dovrebbe portare all’approvazione del Bilancio comunale 2014.
Il caso Coime è scoppiato nelle scorse settimane, quando il Parlamento nazionale ha iniziato a nicchiare su un finanziamento annuale che esiste dalla seconda metà degli anni ’80 del secolo passato. Si tratta di lavoratori – che prestano servizio nei Comuni di Palermo e Napoli – che hanno iniziato come precari, ma che precari non sono più da tanti anni. Quelli di Palermo – che dovrebbero essere circa un migliaio – fanno riferimento a un Decreto nazionale (Dl 24). Lavoratori rimasti all’epoca disoccupati che iniziarono a lavorare per il Comune come operai, ma anche negli uffici. Mandare via questo personale che presta servizio da oltre trent’anni solo perché il Governo nazionale, su input dell’Unione europea, deve «risparmiare» a tutti i costi sarebbe stata una follia. «La situazione è stata finalmente risolta – aggiunge Scavone – Roma ha predisposto un finanziamento pari a circa 36 milioni di euro per il Coime di Palermo. A cui si aggiungono 74 milioni di euro circa per Napoli. Si chiude una vicenda un po’ surreale, perché interrompere un rapporto di lavoro trentennale non avrebbe avuto né capo, né coda».
Quanto al Bilancio di quest’anno, va detto che i ritardi non sono dovuti a una volontà politica, ma ai problemi finanziari che l’attuale amministrazione Orlando ha ereditato dal passato, dai tagli del governo nazionale e dai tagli del governo regionale. La manovra di Bilancio si dovrebbe attestare intorno a un miliardo e 300 milioni di euro.
«Confermo che non c’è alcun problema per le società collegate del Comune – prosegue Scavone – Chi mette in giro queste voci lo fa solo per mere strumentalizzazioni politiche». Quanto alla Gesip – la società partecipata del Comune dove prestano servizio circa 1800 dipendenti, Scavone conferma che il Bilancio stanzia 30 milioni di euro. Ne mancano altrettanti per pagare il personale. Ma il Comune punta sugli esodi incentivati. Su questo fronte non possono essere esclusi problemi.