L’ex difensore, palermitano di nascita, ha giocato per tre anni in Abruzzo: «Il Pescara è una squadra con valori importanti. Ho avuto Pillon a Treviso, è molto carico ed è un grande motivatore. Noi però dobbiamo andare in serie A»
Palermo, il doppio ex Ciccio Galeoto è fiducioso «Col Pescara per rialzarci dopo rapina di Parma»
«Vivrò la partita da tifosissimo del Palermo. È vero che ho giocato tre anni a Pescara, però la mia città è Palermo e voglio che la squadra torni in serie A». Non ha dubbi Francesco Galeoto, palermitano che oltre alla maglia del Palermo ha vestito anche quella degli abruzzesi. L’ex difensore ha sempre mostrato con orgoglio la sua fede rosanero, ma secondo lui non è ancora giunto il momento di disunirsi nonostante la recente sconfitta patita a Parma: «Dopo la rapina che abbiamo subìto a Parma – spiega a MeridioNews -, dobbiamo pensare soltanto a fare risultato. Il Pescara ha un nuovo allenatore e per me sarà un derby in tutti i sensi. Il mio cuore però batterà soltanto per i rosanero».
Nonostante il ko, però, Galeoto non vede motivi per scomporsi più di tanto: «La prestazione del Palermo è stata ottima e chi ha visto la partita sa che non meritavamo di perdere. Da una decina di partite facciamo un bel calcio e dobbiamo riprendere con quella striscia positiva. La sconfitta di Parma è stata solo un episodio, bisogna lasciare stare il risultato». I biancazzurri hanno cambiato in settimana allenatore e al posto di Epifani è arrivato Pillon, tecnico che Galeoto ebbe a Treviso: «Pillon è un allenatore carico, che ti trasmette emozioni. È un po’ come un piccolo martello pneumatico, cura tutti i particolari ed è molto bravo. Il Pescara incontrerà una squadra in forma come il Palermo, si tratta comunque di una formazione con valori importanti».
Se l’ammirazione per Pillon è palese, anche quella per Tedino non manca di certo: «Io forse sono un po’ di parte, ma ho sempre detto che Tedino è l’unico che ci può salvare. Il terzo posto in classifica è tutto merito suo. Nel momento di difficoltà ho un po’ temuto per le sue sorti, ma Zamparini è stato bravo a resistere e a confermarlo». Intanto il recente ko ha impedito al Palermo di superare il Frosinone al secondo posto in classifica: «La serie B è un campionato lunghissimo, che non finisce mai. Mancano nove partite e ognuna di queste può nascondere un’incognita. Noi dobbiamo solo pensare a fare sempre risultato, concentrandoci di volta in volta sull’avversario di turno. Vincendole tutte andremo in serie A».
A decidere la gara col Pescara potrebbe essere un giocatore per cui Galeoto stravede: «Io ho un debole per Coronado, spero che sia in giornata e che ci trascini verso la vittoria come ha fatto in altre occasioni». Infine, uno degli argomenti più d’attualità è il ballottaggio tra La Gumina e Nestorovski, vinto in Emilia dal macedone. «Non so chi giocherà, Tedino lo saprà meglio di noi perché li ha visti in settimana. I giocatori sono tutti importanti – conclude Galeoto -, ma la cosa fondamentale è quella di portare a casa i tre punti».