Palermo, dare un segnale è la missione contro il Potenza Boscaglia: «Abbiamo dei limiti ma ci stiamo lavorando»

Chi si domanda cosa manchi al Palermo per compiere il salto di qualità trova la risposta nel nome dell’avversario che i rosanero affronteranno oggi nella prima trasferta del girone di ritorno. Appuntamento alle 12,30 (terza volta di fila per i rosa all’ora di pranzo) sul campo del Potenza. Club della Basilicata e, volendo giocare con le parole nell’ambito dello spazio delimitato da significante e significato, anche ciò di cui avrebbe bisogno la compagine di Boscaglia in relazione al mix di forza ed efficacia sconosciuto ad una squadra come quella rosanero da cui obiettivamente era lecito finora aspettarsi qualcosa in più. Vedremo, sfruttando sempre l’assist semantico offerto dall’incrocio odierno, se il motore della vettura guidata da Boscaglia avrà la potenza necessaria per percorrere senza anomalie il tratto in salita presente in terra lucana. Perché in salita? Per due ragioni: perché il Palermo non è una squadra affidabile e perché, nonostante le difficoltà di un Potenza quartultimo in classifica e con la terza peggiore difesa interna del campionato, gli ospiti si presentano all’esame da sostenere allo stadio Alfredo Viviani con uno score in trasferta piuttosto deludente come dimostrano le sole due vittorie ottenute in otto partite lontano dal Barbera e il peggior attacco esterno del girone (in compagnia proprio della formazione allenata da Ezio Capuano che non sarà in panchina in quanto squalificato al pari dell’attaccante Salvemini) con soli cinque gol fatti.

Per svoltare e – come avvenuto nel sociale in virtù dei 5.406 euro raccolti con le maglie Peter Pan indossate dai giocatori nel match casalingo con la Virtus Francavilla e messe all’asta dalla Onlus Maredolce a favore della ricostruzione dell’asilo vandalizzato meno di un mese fa – potere lasciare il segno in questo girone di ritorno delineando nuovi scenari in ottica playoff, i rosa dovranno applicare alla lettera i piani d’azione costruiti in allenamento durante la settimana: riprendere, in questo caso, il filo con la vittoria interrotto dopo la trasferta di Cava de’ Tirreni lo scorso 9 gennaio e creare le premesse giuste per dimostrare che il nono posto in classifica a quota 25 punti non rispecchia il valore reale della squadra. «Ci siamo preparati nel migliore dei modi consapevoli che ci aspetta una gara difficile – ha spiegato Boscaglia, tecnico dei rosanero la cui maglia celebrativa del 120esimo anniversario è salita sul primo gradino del podio tra le più belle di tutte le leghe internazionali nella classifica di dicembre del portale FootyHeadlines specializzato nella definizione dei kit delle squadre di calcio – vorrei vedere la squadra degli ultimi 60 minuti del match con il Teramo, aggressiva e con voglia di ottenere il risultato. Perché finora abbiamo faticato a fare il salto pur avendone la possibilità? Perché questo è un campionato difficile e perché, inutile girarci intorno, abbiamo dei limiti. Delle lacune, soprattutto sul piano dell’attenzione e della concentrazione, sulle quali stiamo lavorando e che dobbiamo assolutamente eliminare».

Il tecnico rosanero, infastidito da situazioni ‘extra campo’ alle quali è riconducibile ad esempio un post Instagram di Saraniti («Credo che i giocatori dovrebbero fare più attenzione ad usare i social. Dovete chiedere a lui, non so a cosa si riferisse ma in generale, e questo vale non solo per Saraniti, penso che i giocatori dovrebbero dare tutto in campo e meno parlano meglio è» – ha dichiarato l’allenatore gelese a proposito del messaggio «Ci sono periodi difficili ma ciò non significa mollare. Io riesco sempre a risollevarmi specialmente quando tutti vogliono darmi il colpo di grazia ma nessuno, credetemi, c’è mai riuscito. Alla fine faremo i conti» scritto dall’attaccante palermitano che nelle ultime tre partite del Palermo ha totalizzato appena ventuno minuti), non ha ancora trovato la quadra: «Sento nell’aria chiacchiere inutili su cose che non esistono. Sappiamo, in ogni caso, che bisogna trovare un equilibrio, sia quando attacchiamo sia nella ricerca del modo corretto con cui difenderci. Mercato? Non so cosa potrà succedere, io alleno la squadra che la società mi mette a disposizione. E con la società, con la quale ho avuto diversi confronti, siamo un’unica voce».

Sono ventidue i rosanero partiti giovedì pomeriggio dallo stadio per la trasferta in Basilicata con tappa intermedia a Rende, in Calabria. Oltre ad Almici e Marconi è out anche Accardi, bloccato da un ematoma alla coscia sinistra in seguito ad una botta rimediata domenica scorsa. Per la sua sostituzione, in base anche ai segnali emersi mercoledì a Carini nel test pomeridiano in famiglia con la Primavera nel corso del quale la squadra è stata schierata in entrambi i tempi con il 4-3-3, si candida Doda anche se non è da escludere l’impiego come terzino destro di Valente. Mossa, quest’ultima, che in attacco darebbe il via libera a Rauti nel tridente assieme a Kanouté e Lucca. A centrocampo, inoltre, si rivede Odjer (indisponibile contro il Teramo), titolare oggi nella cerniera a tre nella quale potrebbe trovare spazio come play il neo-acquisto De Rose. Se i due dovessero essere proposti dal primo minuto, Broh e Luperini sarebbero in corsa per una maglia nel ruolo di mezzala sinistra con Palazzi ‘inquadrato’ di nuovo al fianco di Somma nella linea difensiva a quattro nella quale a sinistra dovrebbe rispondere ancora una volta ‘presente’ il palermitano Crivello, in via di guarigione dopo una contusione alla schiena rimediata nella sfida con il Teramo.


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