Il tecnico Baldini, tornato in panchina dopo essere guarito dal Covid, è soddisfatto per il successo esterno contro una diretta concorrente e che vale momentaneamente il secondo posto in classifica. A segno Valente e Brunori, salito a quota 24 gol, con una prodezza
Palermo corsaro a Monopoli, tre punti per i playoff «Abbiamo avuto pazienza, complimenti alla squadra»
E’ un Palermo in salute? La risposta affermativa, sulla scia delle due vittorie casalinghe consecutive contro Taranto e AZ Picerno, aveva bisogno di un’ulteriore conferma proveniente da un appuntamento in trasferta. Dove la squadra finora ha fatto registrare più di una volta delle battute d’arresto e dove ha viaggiato ad un ritmo decisamente più lento rispetto a quello tenuto tra le mura amiche. La vittoria per 2-0 con la quale i rosanero si sono imposti sul campo del Monopoli nel match valido per la trentaseiesima giornata del girone C sgombra il campo da ogni dubbio e fa piena luce sullo stato di forma del Palermo. Squadra in fiducia e, avendo ottenuto tre punti pesanti contro una diretta concorrente, autorizzata a guardare con ottimismo alla lotteria dei playoff. Di Valente, che ha sbloccato il risultato al 18’ del primo tempo con un tap-in di destro su cross di Giron, e del solito Brunori, autore al 32’ della ripresa del definitivo 2-0 con una splendida parabola di destro ad incrociare sul secondo palo e salito a quota 24 reti, le firme a calce di un successo che vale momentaneamente il secondo posto in classifica a quota 63 punti e che in vista degli spareggi per la promozione in B rappresenta per il gruppo una grande iniezione di fiducia.
«La squadra ha dato continuità alle ultime prestazioni casalinghe – ha esordito nel post-gara il tecnico Silvio Baldini tornato in panchina dopo essersi liberato dalla spirale del Covid – sono molto soddisfatto perché abbiamo disputato una grande partita contro un Monopoli che sa il fatto suo e che prima della sconfitta rimediata nei giorni scorsi a Taranto era reduce da sei successi consecutivi. Non era facile venire qui e vincere e anche per questa ragione mi fa molto piacere dire ‘bravi’ ai miei giocatori. Se lo meritano perché vedo ciò che fanno durante la settimana in allenamento e perché conosco il percorso che li ha portati fino a questo punto».
Rispetto ad altre gare in trasferta i rosanero oggi hanno dato la sensazione di essere migliorati in termini di maturità e nella lettura di diverse situazioni di gioco: «L’aspetto che mi è piaciuto di più – prosegue Baldini che ha colto l’occasione per fare i complimenti a Brunori per ‘un eurogol che fa solo chi ha nel proprio dna certe marcature’ – è stato la pazienza. La capacità, nonostante la stanchezza che ora si fa sentire, di modulare il ritmo di gioco. Abbiamo saputo aggredire ma anche stringere le linee nel momento in cui il pallone l’avevano gli avversari. Siamo stati bravi a giocare con semplicità e ancora una volta, come successo ad esempio ad Avellino, abbiamo dimostrato contro squadre di prima fascia di sapere mettere in campo qualcosa in più in termini di adrenalina e di attenzione. Mi fa piacere – ha aggiunto – constatare che non ci sono più musi lunghi e che adesso tutti si sentono responsabilizzati e utili alla causa. Se c’è qualcuno da cui mi aspetto di più? Tutti dobbiamo migliorare, io per primo devo sapere che pur credendo di avere dato il cento per cento devo continuare a dare sempre il massimo».
I tre punti di oggi avrebbero dato ulteriore slancio in vista del derby casalingo con il Catania ma la gara che inizialmente era in programma sabato prossimo non si giocherà in seguito all’esclusione degli etnei dal campionato di serie C: «E questo mi dispiace molto anche perché il Catania è un patrimonio del calcio italiano e il campanilismo legato a questo derby fa parte dell’essenza del calcio. Peccato perché, a prescindere dal risultato, il match contro i rossoazzurri davanti a 20 mila spettatori sarebbe stato molto utile per noi in vista dei playoff».
Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia il difensore Ivan Marconi: «Il mio sogno era quello di giocare un derby Palermo-Catania in un Barbera pieno. Dispiace ma non è colpa né nostra né dei giocatori del Catania. La vittoria di oggi? Siamo stati bravi noi a rendere facile una gara complicata contro un Monopoli che aveva vinto sei gare di fila prima della sconfitta a Taranto. E il fatto che non abbiamo subìto gol (in un match in cui il portiere Pelagotti non ha dovuto compiere interventi di rilievo e che gli ospiti avrebbero potuto vincere con un risultato ancora più ampio se nel segmento finale dell’incontro non fosse stato annullato un gol di testa di Soleri – titolare oggi sulla trequarti nel ruolo di esterno sinistro complice il forfait di Floriano bloccato da una gastroenterite virale – e se Valente non avesse fallito due ottime occasioni da rete, ndr) è un altro grande motivo di orgoglio. Dobbiamo continuare così e mostrare ancora lo spirito che ci contraddistingue in questo momento». Un mix di convinzione e autostima che era non si era visto in occasione delle tre recenti gare pareggiate contro squadre impelagate nei bassifondi della classifica: «Paradossalmente – spiega il centrale difensivo – è più facile a volte giocare contro formazioni di pari livello come il Monopoli piuttosto che su campi difficili contro formazioni che non regalano nulla e che giocano sul tuo errore. Penso, al di là di tutto, che ogni partita sia una lezione e che da ogni risultato possiamo trarre insegnamento per analizzare gli aspetti che dobbiamo migliorare. Faremo la stessa cosa nei prossimi giorni cercando di non adagiarci e di restare sempre uniti e compatti».