Palermo «conquistata dall’Isis» Un lapsus scatena l’ironia sul web

«Palermo conquistata dall’Isis». Al popolo palermitano, già flagellato da tante sciagure, dalla crisi economica a una politica avvitata sempre più su se stessa, mancava solo lo sbarco nel porto delle truppe armate dello stato islamico. Fortunatamente si tratta di una delle tante bufale che circolano in queste ore sui social. Anzi, di un lapsus, appena un svista, niente più. Il riferimento è al leader del partito laburista Jeremy Corbyn che oggi, nel pieno del dibattito che ha preceduto il via libera del Parlamento di Londra ai raid anti Isis in Siria, è caduto nello spiacevole equivoco. Ovviamente si riferiva alla città siriana di Palmira e non al capoluogo siciliano. Ma l’errore, catturato da un video e ripreso immediatamente da un sito nazionale, è diventato subito virale, scatenando l’ironia degli utenti sul web e nei social che si sono sbizzarriti con i commenti più sarcastici e imprevedibili.

C’è chi, per esempio, come Enrico che solidarizza con lo sventurato politico britannico affermando che in effetti «non manca molto…» o come Indubioveritas per il quale «non ancora, diciamo…». Altri, in maniera sarcastica, giocano sulla somiglianza linguistica tra Palermo e Palmira, città della Siria, città teatro di alcune delle atrocità compiute da truppe dell’Isis, come Longobardo, così si firma sul web, che scrive «Vabbé dai Palermo, Palmira…più o meno stessa latitudine!» o come Movimento cittadino per il quale Corbyn «Si è sbagliato di poco 🙂 nel nono secolo gli arabi conquistarono la Sicilia, poi pero’ furono cacciati». 

Qualcuno, invece, rivendica orgogliosamente il proprio patriottismo ma in chiave tagliente, a partire dalla solidità delle nostre infrastrutture, venute giù come niente su tutto il territorio siciliano. Ad esempio, Poveri-Noi che si rivolge direttamente al distratto politico inglese: «No caro Corbyn, non posso accettare che tu confonda Palermo e Palmira, i ponti e i viadotti a Palmira nonostante la guerra durano molto più a lungo». Altri ancora, infine, giocano suòla natura dell’errore: un lapsus sì ma forse di tipo culinario, non riferito alla città di Palermo. Elisa, infatti, che ha condiviso il video sul proprio profilo facebook, scrive: «L’Isis ha conquistato Palermo. Ehm, l’Iris, l’Iris».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]