Una gara che cade alla quarta giornata di campionato non è decisiva ma il match con i calabresi in programma domani sul neutro di Pescara può avere effetti importanti soprattutto dal punto di vista psicologico. Bruno Henrique sarà titolare, bocciata la formula del falso centravanti
Palermo, col Crotone è già sfida salvezza De Zerbi: «Non ci penso, ho altre priorità»
Calendario alla mano, la partita cade alla quarta giornata ma, virtualmente, per il Palermo è come se si trattasse del primo turno. Domani, in occasione della gara esterna con il neopromosso Crotone, inizierà il vero campionato dei rosanero. Dopo avere affrontato Sassuolo, Inter e Napoli (compagini appartenenti ad una fascia superiore), la squadra troverà sulla propria strada una formazione ampiamente alla portata. Una diretta concorrente nella lotta per la salvezza, motivo per cui i punti che metterà in palio questa sfida avranno un valore doppio. Parlare di incontri decisivi all’inizio del torneo è certamente prematuro ma chi sostiene che Crotone-Palermo rappresenti per i rosa un importante crocevia non va lontano dalla verità. È una tappa delicata, un appuntamento che soprattutto dal punto di vista psicologico potrebbe dare un indirizzo preciso al percorso stagionale della squadra. Vincendo, i rosanero darebbero slancio al proprio cammino con «ricadute» positive anche in termini di fiducia e autostima.
Se invece dovesse fallire l’esame, il Palermo si ritroverebbe in acque agitate nei bassifondi della classifica e rischierebbe di perdere le poche certezze acquisite nel primo segmento del campionato. Il Crotone, fermo ancora a quota zero, in caso di vittoria scavalcherebbe i rosa (con un solo punto dopo tre giornate) che, di conseguenza, potrebbero iniziare a vacillare subendo un grosso contraccolpo sul piano mentale.
La partita si giocherà all’Adriatico di Pescara e questo non è un aspetto secondario. Per gli uomini di De Zerbi, sulla carta, sarà un vantaggio giocare in campo neutro: un conto è affrontare i calabresi nel catino dello Scida (ancora indisponibile a causa dei lavori di adeguamento della capienza e ammodernamento dell’impianto), un altro è esibirsi in uno stadio con spalti semivuoti. Come da copione, però, sarà il campo a parlare. A dire se De Zerbi, che domani farà il suo esordio effettivo su una panchina di serie A, in questi giorni è riuscito a toccare le corde giuste e a trasmettere al gruppo la sua filosofia calcistica. Il match perso 3-0 al Barbera contro il Napoli sabato scorso ha confermato che, al di là dei limiti strutturali, il Palermo deve crescere anche sotto il profilo dell’atteggiamento e dell’intensità. Un tasto sul quale il trentasettenne tecnico lombardo ha battuto molto in settimana durante gli allenamenti. «Voglio una squadra più leggera di testa, libera anche di sbagliare ma con coraggio e un atteggiamento propositivo – ha sottolineato il tecnico rosanero al Barbera durante la conferenza stampa odierna – non so quanto tempo ci vorrà per fare assimilare le mie idee ma ci stiamo lavorando. Domani è uno scontro salvezza? Non ho il tempo di pensarci, il mio obiettivo è quello di cercare subito il risultato, sapendo che questo dipende dal tipo di prestazione, e di trasmettere il prima possibile il mio pensiero. La squadra ha mostrato grande attenzione e disponibilità ma bisogna essere subito pratici». De Zerbi, seguito in estate anche dal Crotone, si prepara a respirare l’atmosfera della massima serie. «Seguire la gara dalla tribuna (come avvenuto sabato scorso a causa della squalifica, ndr) e seguirla dal campo per me è diverso. Io non sono british, vivo la partita con grande partecipazione. Mi mancano solo le scarpe…».
Sono 25 i convocati. L’undici anti-Crotone quasi certamente presenterà delle novità rispetto alla formazione scesa in campo dal primo minuto contro il Napoli. In difesa, dove Vitiello insidia la candidatura di Rispoli sull’out destro, scalpita dalle retrovie Gonzalez, in ballottaggio con Goldaniga. A centrocampo, è pronto all’esordio da titolare il brasiliano Bruno Henrique, impiegato negli ultimi allenamenti come mezzala sinistra nella cerniera a tre completata da Gazzi (inquadrato ancora come play) ed Hiljemark. In attacco, infine, con ogni probabilità sarà bocciato l’esperimento con Diamanti falso centravanti. De Zerbi sembra orientato a schierare il fantasista toscano come esterno offensivo di destra nel tridente con Nestorovski e Sallai, leggermente favorito su Balogh e Bentivegna.