Cinque miliardi e 163 milioni di euro per 678 interventi. Questo è in cifre il piano triennale delle opere pubbliche approvato nella serata di ieri dal consiglio comunale di Palermo. Cinque miliardi di cui però solo 352 milioni destinati a essere spesi nel 2023, coinvolgendo 29 cantieri. Nel piano sono previsti interventi che vanno dalle […]
Palermo, approvato piano triennale delle opere pubbliche da cinque miliardi
Cinque miliardi e 163 milioni di euro per 678 interventi. Questo è in cifre il piano triennale delle opere pubbliche approvato nella serata di ieri dal consiglio comunale di Palermo. Cinque miliardi di cui però solo 352 milioni destinati a essere spesi nel 2023, coinvolgendo 29 cantieri. Nel piano sono previsti interventi che vanno dalle nuove linee del tram alla manutenzione degli immobili del Comune, delle strade degradate e l’ormai annoso cantiere di via Matteo Bonello. Un risultato di tutto rispetto per l’amministrazione, ottenuto tuttavia per merito dell’opposizione, visto che da sola la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale in Consiglio.
«Siamo contenti per la città di Palermo – dice l’area Calenda, rappresentata in Consiglio da Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto – Con l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche si sbloccano opere per oltre 450 milioni di euro. Auspichiamo a questo punto che le stesse possano essere appaltate quanto prima nell’ interesse dei cittadini palermitani. Dal punto di vista più strettamente politico non possiamo non rilevare che l’atto è stato approvato grazie alla presenza delle forze responsabili che rimanendo in aula hanno garantito il dibattito, la discussione, e, alla fine, la votazione stessa dell’atto»
È la prima volta negli ultimi 15 anni che il piano viene votato in Aula entro i termini previsti dalla legge – entro i 90 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione – ma risuonano ancora diverse stonature, come la scarsa previsione di utilizzo previsto dei fondi del Pnrr, dettaglio che desta non poche preoccupazioni sulla possibilità di intercettare la grossa mole di finanziamenti dell’Europa. «Il senso di responsabilità del Partito democratico e l’amore verso la città che il nostro partito da sempre dimostra, ha consentito a una maggioranza litigiosa e che guarda solo alle poltrone da occupare di concludere l’iter del voto sulla delibera – commenta Rosario Arcoleo, capogruppo Dem in Consiglio – Non c’è traccia o quasi della programmazione Pnrr. Ho paura che nei prossimi mesi ci saranno brutte notizie per gli investimenti infrastrutturali per la città di Palermo».
«Il Piano triennale delle opere pubbliche non è più un ‘libro dei sogni’ – dice Dario Chinnici, capogruppo dei renziani di Lavoriamo per Palermo – grazie al sapiente lavoro dell’assessore Totò Orlando, è finalmente diventato un elenco di opere che potranno andare a gara entro dicembre. I lavori sul ponte Oreto, il rifacimento della piazza di Mondello, l’ampliamento del forno crematorio dei Rotoli e del cimitero di santa Maria di Gesù, il nuovo asfalto in via Libertà e del percorso che da via Crispi arriva in via Belgio, la manutenzione degli edifici storici e di quelli comunali, i lavori sul Papireto sono interventi fondamentali per cambiare volto di questa città. Approvato anche l’emendamento per i lavori in tre palestre scolastiche: il Consiglio ha fatto la sua parte, ci auguriamo che non si perdano finanziamenti».