È stata accertata la morte cerebrale di Salvatore Aurilio, antennista 55enne che nei giorni scorsi era rimasto vittima di un incidente sul lavoro. Secondo i primi accertamenti, l’uomo – che stava riparando un impianto – sarebbe scivolato e avrebbe sbattuto con violenza la testa. Da lunedì 17 marzo Aurilio era ricoverato al Trauma center dell’ospedale […]
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Palermo, accertata la morte cerebrale per l’antennista scivolato da un tetto nei giorni scorsi
È stata accertata la morte cerebrale di Salvatore Aurilio, antennista 55enne che nei giorni scorsi era rimasto vittima di un incidente sul lavoro. Secondo i primi accertamenti, l’uomo – che stava riparando un impianto – sarebbe scivolato e avrebbe sbattuto con violenza la testa. Da lunedì 17 marzo Aurilio era ricoverato al Trauma center dell’ospedale Villa Sofia, dopo l’incidente avvenuto durante un intervento che stava effettuando in via Santa Maria Mazzarello, nel quartiere palermitano Altarello. A indagare sull’episodio è la polizia. Il personale medico ha accertato la morte cerebrale e la famiglia ha deciso di donare gli organi. Secondo una prima ricostruzione, l’antennista si trovava in un’area condominiale, quando – per cause ancora da accertare – avrebbe perso l’equilibrio.
A causa della caduta, il 55enne – che avrebbe perso quasi subito coscienza – ha riportato un delicato trauma cranico ed encefalico. I primi a soccorrerlo sono stati i sanitari del 118, che – dopo averlo stabilizzato – lo hanno affidato ai vigili del fuoco. A quel punto personale del Saf – il Nucleo speleo alpino fluviale – ha imbracato il ferito per portarlo in strada e per farlo salire sull’ambulanza con la quale è stato trasporto a Villa Sofia. In via Santa Maria Mazzarello sono intervenuti anche i tecnici dello Servizio prevenzione e sicurezzanegli ambienti di lavoro (Spresal) dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, per verificare il rispetto delle norme a tutela dei lavoratori.