Per un errore materiale, i dati usciti dal Comune etneo vedono la lista di sinistra e quella azzurra con gli stessi identici voti. Il politico più danneggiato è l'ex sindaco Valerio Marletta, che in questo modo ci ha «rimesso» quasi mille suffragi. «Un po' mi rompe, ma i giornalisti hanno riportato dati ufficiali», dice lui
Palagonia e lo strano caso della lista Cento passi Sul sito della Regione le preferenze di Forza Italia
A Catania la lista Cento passi per la Sicilia è rimasta sotto il cinque per cento provinciale per una manciata di voti. Ma le beffe non sono finite. E in effetti c’è qualcosa di comico nel destino delle preferenze espresse dall’elettorato a Palagonia: il servizio elettorale del Comune le avrebbe trasmesse correttamente e senza errori alla Prefettura di Catania, che le ha poi smistate agli uffici della Regione. Lì, però, al momento della pubblicazione sul sito web istituzionale qualcosa è andato storto: i dati palagonesi vedono l’elenco dei candidati della formazione collegata a Claudio Fava con accanto le stesse, identiche preferenze incassate in paese da Forza Italia. Fava, primo della lista di sinistra, ne incassa 190 come il forzista Marco Falcone, Vittorio Bertone 74 come Alfio Papale. E così via.
Va da sé che carta stampata e giornali online, nel riassumere i numeri dei singoli candidati, siano stati tratti in inganno dal sito della Regione. Il politico più danneggiato da questo errore materiale (non ancora corretto) è senza dubbio Valerio Marletta. L’ex sindaco di Palagonia, a fronte delle 990 preferenze reali ricevute, se ne vede riconosciute 60. Quelle di Alessandro Porto. Il totale fa quindi 2327, e non 1337. «Cambia poco. Certo, un po’ mi rompe – scherza il diretto interessato – che abbiano scritto 1337, ma del resto sono i dati che hanno preso dal sito della Regione».
A essere esatto anche sul web è invece il dato complessivo della lista. Per qualche istante, a dire il vero, Cento passi per la Sicilia aveva sperato che l’errore fosse stato commesso anche sul report delle liste. «Con 990 voti in più avremmo preso il seggio che alla fine non è scattato. Ma alla fine – aggiunge Marletta – quel numero era giusto, e le mie preferenze erano già state conteggiate». La spiegazione è semplice: le preferenze candidato per candidato vanno nel report Voti di preferenza, mentre le performance totali delle liste vengono sommate in un’altra scheda, il report Voti liste provinciali. La svista è presente soltanto nel primo.
A ben vedere era poco credibile che Marletta riportasse solo 60 voti in una città di cui è stato primo cittadino fino allo scorso giugno. E nella quale ha perduto solo al ballottaggio contro il nuovo sindaco Salvatore Astuti, portando a casa 2897 voti al primo turno e 3652 al secondo, soltanto quattro mesi fa.