I quattro proiettili che lo hanno raggiunto il 16 sera, a Pachino, gli sono stati fatali. Il 55enne Corrado Vizzini, già pregiudicato per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, è morto in una stanza dell’ospedale Di Maria di Avola. Contro l’uomo erano stati esplosi diversi colpi mentre probabilmente faceva rientro a casa, per rispettare le prescrizione del tribunale sulla sorveglianza vigilata.
Quattro anni fa, Vizzini, che è lontano parente del Vizzini braccio destro del capomafia Salvatore Giuliano, fu autore del tentato omicidio Antonio Di Maiuta. Davanti al giudice, poi, l’accusa venne rimodulata in lesioni gravi e Vizzini condannato. All’origine di quell’agguato ci sarebbe stata la sete di vendetta per l’omicidio di Paolo Forestieri, vicino a Vizzini e ucciso da Enrico Di Maiuta, figlio di Antonio.
Dall’indomani dell’ultimo agguato, gli investigatori del locale commissariato, dopo avere acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate lungo il percorso fatto da Vizzini, hanno iniziato a indagare negli ambienti della criminalità e nelle rivalità tra i singoli gruppi.
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